I PERSONAGGI, LE STORIE, GLI ADDII DEL 2019
2019 anno intenso. Frullato di eventi e di storie raccontate quotidianamente sulle pagine di ruvesi.it. Volti che sommati uno accanto all’altro hanno creato il puzzle a colori di una Ruvo di Puglia operosa, che si rimbocca le maniche e fa segnalare picche di eccellenza al di là dei confini ruvesi.
Ci sarà tempo, nei prossimi giorni, per riepilogare i fatti rilevanti del 2019 e quelli legati allo sport.
In questo breve sunto dell’anno vogliamo ripercorrere le storie principali raccontate sul nostro portale. Storie fatte di ruvesi che si rimboccano le maniche e sono protagoniste all’interno di contesti associativi oppure in maniera autonoma.
Questo movimento viene sicuramente contraddistinto dal progetto “Luci e Suoni d’Artista”: dalla “Maraviglia” a “Genius Luci”, in modo per essere protagoniste, innescare meccanismi per abbellire la città, darsi una missione.
Persone e storie che hanno animato anche il 2019 dell’Istituto Sacro Cuore: occasione propizia il 90° della fondazione a Ruvo di Puglia in pianta stabile della casa delle Figlie di Maria Ausiliatrice. Una reunion e tanti appuntamenti hanno fatto dell’Istituto Sacro Cuore un posto nel quale ritrovarsi e ricordarsi dei segni compiuti per arrivare sino al 2019.
Ma c’è anche chi dice “no”, alle strisce blu ad esempio e mette su un movimento che ha cercato di produrre una limitazione nella regolamentazione. Poi c’è il mondo delle parrocchie: quello che è un continuo movimento. Tre ruvesi a Panama per la GMG è l’esempio concreto dei giovani che vogliono essere protagonisti ispirandosi ai valori loro insegnati.
La maratona di “Ruvo Solidale”, guidata da “Noi x Voi”, dà qualità al 2019: dal Pane Solidale alla Raccolta alimentare, sono mani che si intrecciano tra loro, si affiancano, si sostengono. Cosimo Colaprice su tutti a guidare gli staffettisti verso il traguardo solidale.
La Ruvo dei ricordi che si ritrova, come i protagonisti di Radio Ruvo per celebrare la storia di qualcosa che non c’è più.
Ci sono gli artisti che fanno vibrare il cuore a suon di emozioni: le suonate all’estero di Livio Minafra, i successi di Michele Pinto organizzatore anche dell’Apulian Web Fest, del tenore Giovanni Mazzone protagonista a Napoli in qualità di direttore artistico del “Concerto della Pace” oltre all’attività della sua “Cantomania”. Come la storia di Nicola Cuocci incentrata al Petruzzelli di Bari, quella di Antonio Amenduni, Vincenzo Mastropirro, Gianluigi Caldarola e Leonardo Di Gioia, talenti capaci di esprimere il proprio estro e dare a Ruvo di Puglia un marchio inconfondibile per la qualità della sua musica. L’anima degli organizzatori fondamentale per assumersi responsabilità e dare una svolta alla città. Pino Minafra con il suo Talos Festival, Angelo Anselmi con il suo Ruvo Coro Festival.
Accanto a loro l’operato di Nicola Bucci: 30 anni per la corale Rubis Canto.
Poi ci sono i premi ad arricchire il lavoro delle aziende: da Florpagano ai vini Grifo, a “Mezzapagnotta” e alle birre artigianali del “Microbirrificio Castel del Monte”.
C’è chi dice “no” anche in politica, come il sindaco Pasquale Chieco che si dimette prima di ritirare le sue dimissioni dopo aver ritrovato una quadra, quantomeno apparente. Dice “no” anche Giovanni Mazzone che passa da Forza Italia a Puglia Popolare e Irene Turturo che lascia l’assise sbattendo la porta alla giunta.
Tra le ricorrenze e le storie del 2019, quelle di coloro che hanno dato anima al “Rubastino”. 50 anni per un marchio editoriale legato al mondo della Pro Loco.
Tra i festeggiamenti anche i 50 anni di ordinazione sacerdotale di don Vincenzo Pellegrini.
Tra le nomine, quella di “Collare d’Oro” a Luca Mazzone e quella di Cavaliere a Michele Pellicani.
Tra le storie belle, quella delle tre americane che vengono a Ruvo di Puglia per trovare i propri familiari e ci riescono grazie anche all’aiuto della nostra redazione.
Poi c’è chi va via: il comandante Angiulli dal Comando di Stazione di Ruvo di Puglia. Un modo per salutare e ricordare le forze dell’ordine e i volontari tutti.
Ma il 2019 è stato anche l’anno degli addii funesti: a Nicola Tedone, assistente sociale e punto di riferimento della città, alla professoressa Pina Montaruli, alla professoressa Amenduni, a don Vincenzo Pellicani, esempio di grande umiltà e umanità, infine, l’ex dirigente scolastico della “Cotugno-Carducci-Giovanni XXIII”, professoressa Lucia Sallustio.