I GIOSTRAI ALZANO LA VOCE: “A RUVO NON ESISTE NESSUNO SPAZIO ATTREZZATO PER LA NOSTRA ATTIVITA'”
Tanta paura, ma alla fine ci si rasserena per lo scampato pericolo per la vita della tredicenne rimasta ferita in un incidente nei pressi di una giostra: è l’aspetto più importante.
Tre vertebre fratturate e quaranta giorni di assoluto riposo per poter tornare a sprizzare di gioia: questo è il referto dei medici che l’hanno rimessa in sesto.
L’episodio di cronaca consente ai giostrai di far alzare il livello di attenzione relativo alla loro attività. C’è da sottolineare come dal parcheggio di via Eduardo De Filippo, sull’Estramurale Pertini, le giostre siano state montate in via A. Volta in seguito a una raccolta firma dei residenti. “La musica alta era un qualcosa di dannevole per la loro vita”, ci dicono e i giostrai si difendono così: “Per tre giorni l’anno era un sacrificio fattibile. E’ la nostra attività, situazioni di questo sono per noi cagionevoli”.
Lo spostamento non è andato assolutamente giù ai giostrai che a gran voce chiedono che Ruvo riservi loro uno spazio adeguato: “Abbiamo bisogno di svolgere la nostra attività al meglio delle nostre possibilità. Chiediamo, pertanto, che Ruvo individui uno spazio attrezzato e ben asfaltato che possa essere utilizzato da noi. Abbiamo notato un forte calo in questa Festa dei Santi Medici, circa un 30% in meno delle entrate. Qualcuno ci spieghi che male facciamo”.