Attualità

I docenti dell'Itset Tannoia, tra rabbia e cauto ottimismo

Preoccupati, stanchi di un sistema che penalizza la scuola, che vanifica progetti, speranze, sogni.

I docenti dell’Itset Tannoia di Ruvo di Puglia hanno reazioni contrastanti nei confronti delle dichiarazioni del sindaco Pasquale Chieco, a proposito della necessità di agire – giustamente – in sinergia con la Città Metropolitana, nella cui competenza rientra l’edilizia scolastica.

C’è chi confida nell’ottimismo cauto del sindaco, c’è chi intravede retorica nelle sue dichiarazioni sulla scuola formata essenzialmente da persone e non solo da luoghi. Ma il dubbio non è nei confronti di Chieco quanto nei confronti delle istituzioni, sentite lontane dalla scuola. E’ il dubbio di chi aspetta da sempre leggi concretamente a favore della scuola.

Loro sono per le misure «forti», per la protesta civile ma decisa perché sono anni che la sede di via Madonna delle Grazie necessita di interventi strutturali e le richieste dei dirigenti scolastici spesso si sono perse nei meandri della burocrazia.

Loro desiderano che sia ripristinato l’orario antimeridiano, desiderano che non siano stravolti i ritmi di vita scolastici e familiari. Si indignano contro quelli che definiscono i «tentativi di sciacallaggio», ossia il tentativo di portare la sede dell’Itset a Terlizzi.

«I miei studenti diversamente abili hanno detto che non frequenteranno più la scuola se non si dovesse trovare un posto idoneo ad accoglierli» dice una docente.

Un’altra è preoccupata per le attività scolastiche, per un ridimensionamento della qualità formativa, da sempre fiore all’occhiello dell’Itset Tannoia:«Nell’edificio in zona Santa Barbara manca una palestra. Cosa sarà dell’ora di educazione fisica? E i laboratori di informatica? E quanti genitori decideranno di non iscrivere i propri figli nella nostra scuola se manca un luogo. Poi penso anche agli uffici di segreteria, all’ufficio di presidenza, punti di riferimento importanti. Cosa accadrà?».

Alcuni sperano di utilizzare la zona retrostante l’edificio di via Madonna delle Grazie, zona a DM 1444/68, ceduta dal Comune di Ruvo di Puglia all’allora Provincia di Bari per edificare ex novo.

Una cosa è certa. Non staranno a guardare. Loro opereranno in sinergia con le istituzioni, Città Metropolitana e Regione Puglia, ma sono pronti a protestare, insieme agli studenti, insieme ai ruvesi, se lo stato di emergenza dovesse trasformarsi in permanenza e stallo.

 

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