Politica

I consiglieri di opposizione: “Non siamo la stampella della maggioranza! Si diano risposte ai ruvesi!”

Alla nota del sindaco e della maggioranza che stigmatizzava la decisione dell’opposizione di disertare la seduta del Consiglio Comunale del 30 dicembre scorso, facendo mancare il numero legale necessario per la validità del consesso, non si è fatta attendere la risposta dei consiglieri d’opposizione in un’altra nota.

Dopo aver sottolineato di non aver voluto strumentalizzare l’assenza del consigliere di maggioranza Francesco Summo (PD), in convalescenza dopo l’incidente occorsogli, essi sottolineano come già il 29 dicembre, in sede di riunione di Commissione, si fossero verificate altre cinque assenze da parte della maggioranza. Anzi «tra queste si evidenzia l’assenza volontaria del Presidente della I^ Commissione, in totale disaccordo con la sua maggioranza per le modalità e i tempi di convocazione della medesima». Il Consiglio Comunale era stato convocato, poi, su indicazione della maggioranza e del Presidente del Consiglio Comunale per cui tutti conoscevano la disponibilità o meno di ogni consigliere a presenziare al consiglio.

I consiglieri proseguono esaltando il ruolo dell’opposizione, di ogni opposizione, nel governo di una città, di uno Stato e spiegano il motivo per cui hanno deciso di disertare il consiglio: «il venir meno del numero legale in sede istituzionale (consiglio comunale e commissioni consiliari) è attribuibile alla maggioranza di governo, soprattutto in occasione di proposte deliberative di particolare importanza per la vita dell’Ente, quali il riconoscimento e la copertura di debiti fuori bilancio e la presentazione in Consiglio delle linee programmatiche dell’azione di governo».

Poi, i vizi formali per il mancato rispetto dei termini dettati dai regolamenti, incompletezza dell’informazione con cui i diversi dossier sono presentati agli organi istituzionali competenti sono sì gravi ma non quanto l’equiparare l’opposizione a una «zavorra» o a «intralcio dell’attività governativa del Sindaco e della sua Giunta». L’opposizione rappresenta quasi seimila elettori, proseguono i consiglieri, che vanno rispettati.

La nota tocca, poi, il punto delicatissimo all’ordine del giorno, per il quale l’opposizione riteneva opportuna la presenza di tutti i consiglieri di maggioranza, riguardante i «419.286,73 euro di debiti fuori bilancio, provvedimento in itinere da circa due anni, essendo stato trattato sia nella precedente consiliatura che in questa in occasione dell’approvazione del rendiconto 2015 nel consiglio comunale di luglio 2016». «Perché il parere del Collegio dei revisori dei Conti è arrivato così tardivamente all’attenzione degli addetti ai lavori e pure sfavorevole? Addirittura qualche minuto prima dell’inizio della commissione consiliare e un giorno prima di quello di convocazione del consiglio comunale?».

Perché un provvedimento tanto importante non è stato discusso in Commissione «con tempi ragionevolmente consoni alla delicatezza dell’argomento, anche per consentire a tutti i consiglieri comunali di verificare la completezza e la congruità dei relativi documenti allegati e, quindi, consentire un’ampia e condivisa partecipazione? Se ci fosse stato chiesto dal Sindaco, prima del consiglio comunale, una disponibilità ad assicurare il numero legale della seduta di Consiglio al fine di proseguire i lavori e, quindi, di discutere di tutti gli altri punti all’ordine del giorno. a parte quello sui debiti fuori bilancio e sulla presentazione delle linee programmatiche, avremmo garantito la nostra presenza» proseguono.

Ma non è stato fatto e quindi l’opposizione non poteva consentire la presentazione delle linee programmatiche con i suoi numeri, senza che queste siano ancora arrivate in conferenza dei capigruppo, come prescritto dallo Statuto Comunale. «L’opposizione non è e non può essere stampella asettica della maggioranza!» ribadiscono, energicamente, i sei consiglieri.

Infine chiedono il rendiconto di sei mesi di “amministrazione Chieco”, su S.A.N.B. e ASIPU, sul recupero dei crediti dalle cooperative edilizie, sull’efficienza dell’amministrazione tecnica, sul decoro urbano, sul cimitero comunale, sul borgo di Calentano e sulla Zona Industriale, sulla sicurezza e sull’igiene.

E si chiedono quale sarà il destino degli studenti dell’Itset “P.A.M. Tannoia” di Ruvo di Puglia” che dovrebbero ritornare sui banchi dal 9 gennaio.

 

 

 

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