I CONSIGLIERI DI CENTRODESTRA: “SULL’OPPOSIZIONE SOLO “BALLE” DA PARTE DEL SINDACO”
Nota congiunta dei cinque consiglieri di centrodestra.
Ieri, in consiglio comunale, si è consumato l’ennesimo atto di una storia grottesca all’interno della maggioranza cittadina di governo, proseguita a colpi di accuse reciproche, sui social, da parte di alcuni consiglieri comunali del centrosinistra. Non è stato la prima volta in cui il numero legale è mancato. In diverse circostanze, in passato, anche per argomenti importanti per la comunità, la maggioranza ha mostrato di non avere i numeri per garantire lo svolgimento ordinario dei lavori. In alcune, addirittura, il senso di responsabilità dell’opposizione di centrodestra ha consentito il proseguimento dei lavori dell’assise, in altre no. E ieri, proprio perché l’ordine del giorno prevedeva l’approvazione del rendiconto di bilancio del 2019, una ratifica di una delibera di variazione del bilancio di previsione 2020 approvato appena 13 giorni prima e il riconoscimento di diversi debiti fuori bilancio, non è stato politicamente possibile restare in aula per mantenere i numeri ad una maggioranza dilaniata al suo interno ed incapace di assumere provvedimenti importanti in favore della città.
Pertanto, consiglio comunale da riconvocare con gli stessi argomenti, confidando la prossima volta nella presenza contestuale di almeno 8 consiglieri comunali oltre il sindaco nella sala delle conferenze dell’ex convento dei domenicani, sede attuale dell’assemblea, salvo colpi di scena autoritari e strumentali in divenire.
In altra epoca e con altri attori, il venir meno del numero legale sul bilancio avrebbe provocato grossi scossoni circa l’equilibrio politico della maggioranza; oggi, con questo sindaco si implora al tradimento di alcuni che, convintamente, l’hanno sostenuto e si conviene alla “maggior prudenza” quasi a voler sottolineare che finora si è stati imprudenti o poco prudenti nel percorso amministrativo. Dal primo cittadino sentiamo solo “BALLE” sul conto e sul ruolo dell’opposizione che, ricordiamo, in sede di approvazione del bilancio di previsione è stata molto più che RESPONSABILE!
Nulla questio su altre valutazioni quali quella di constatare di perdere “pezzi del mosaico” , ormai tenuti insieme non già da una visione comune e da un unitario programma politico-amministrativo ma da un affannoso e reiterato tentativo di trascinare una consiliatura alla propria scadenza naturale, vivendo di espedienti, di illusioni e di aspettative che, sempre meno, riscontrano consenso e positività da parte degli stessi ruvesi.
Siamo sicuri che questa lotta fratricida, che mai fino ad ora, si era manifestata così pubblicamente tra persone che appartenevano ad una dottrina che faceva da scuola politica nel nostro territorio, non porterà vantaggi all’azione amministrativa dei prossimi mesi e finirà col paralizzare l’intera macchina amministrativa.
Né, tantomeno, si intravede il tentativo razionale del primo responsabile dell’amministrazione comunale di aprire un dialogo costruttivo, serio e rispettoso delle differenti posizioni politiche e personali al fine di superare incomprensioni sia di merito che di metodo.
Tutto ciò, al di là anche di soluzioni annunciate e non realizzate (ancora) di problemi incancreniti come il decoro e la pulizia della città, il rifacimento straordinario del manto stradale delle vie cittadine, lo sviluppo socio-economico di una comunità oggi ancor più devastata dalla crisi epidemiologica vissuta. Soluzioni che, sicuramente, non trovano riscontro tra le pieghe di un rendiconto consuntivo inspiegabilmente non ancora approvato e che sarebbe stato doveroso annoverare tra le priorità di una programmazione economica e finanziaria caratterizzata da altre scelte di fondo, secondo noi, alternative ed inadeguate all’interesse dell’intera comunità.
Forse è finalmente arrivato il momento di un’alternanza salutare e democratica. I prossimi mesi saranno determinanti. Noi siamo pronti, consapevoli degli errori del passato e sicuri di creare le premesse per un domani migliore.