I BERSAGLIERI NON PARTECIPANO ALLE CELEBRAZIONI DEL 25 APRILE. SINISTRA RUVESE: “SCELTA LEGITTIMA, MA NON DOVEVANO OSTACOLARE L’ACCESSO AL MONUMENTO”
Lo scorso 25 aprile, la sezione locale dell’Associazione Bersaglieri di Ruvo di Puglia non ha partecipato alle celebrazioni cittadine previste.
Rispetto agli ultimi anni, nel panorama degli eventi era stato cancellato l’appuntamento con la Celebrazione Eucaristica, fatto non gradito ai Bersaglieri. Da qui la decisione di non prendere parte alle celebrazioni della giornata dedicata alla Liberazione d’Italia.
“Sinistra Ruvese” torna su quanto accaduto in occasione del 25 aprile, sottolineando come le autorità abbiano riscontrato difficoltà di accesso al Monumento ai Caduti di Piazza Bovio, vista l’assenza dei Bersaglieri e la conseguente chiusura del cancello d’ingresso. Le chiavi del monumento sono in possesso anche della Polizia Municipale, per cui, dopo un momento di “impasse” tutto è scivolato via come da programma. Ma questo episodio non è andato giù agli esponenti di “Sinistra Ruvese” che in un comunicato scrivono: “Ci risulta che l’Associazione era stata invitata a prendere parte alle celebrazioni dall’Amministrazione comunale che, come consuetudine, si attendeva la presenza dei suoi rappresentanti anche e soprattutto al momento della deposizione della corona di alloro in onore dei Caduti in guerra. Tanto più che l’invito non era stato riscontrato con alcun diniego, facendo presagire che, come accade da decenni, il cancello del monumento sarebbe stato aperto dai Bersaglieri e non dalla Polizia Municipale che, pur possedendo le chiavi, non aveva preso in considerazione tale opportunità. Chiederemo all’Amministrazione comunale, nelle sedi opportune, se siano da ritenere accettabili tali comportamenti scorretti da parte del gestore (associazione bersaglieri) di un Bene pubblico sul piano dei rapporti con l’Ente concessionario.
Leggiamo da post su FB che la mancata partecipazione sia da attribuire anche al fatto che nel programma delle iniziative del 25 Aprile non fosse stata inserita la Messa. Qualora ce ne fosse bisogno, è evidente ai più che non si tratta di ritorsione verso i cattolici ma di segno di apertura alla diversità, atteso che i Partigiani sono stati comunisti, socialisti, liberali, democristiani, monarchici, carabinieri, ebrei, preti, suore e posto che la Messa in onore delle vittime poteva essere celebrata in qualunque altro momento della giornata del 25 Aprile“.
“Prendiamo atto – prosegue “Sinistra Ruvese” – delle scelte e dei pensieri di tutti, stigmatizziamo con forza il comportamento possessivo di taluni, e chiediamo con forza che i principi della Festa di Liberazione siano al centro delle politiche culturali di questo paese, perché evidentemente si ha ancora tanto da apprendere sulla nostra storia. E chiediamo con forza un’azione sinergica con le scuole e con le associazioni per formare ed educare le nuove generazioni, perché nella nostra comunità il ricordo diventi memoria, abbandonando definitivamente l’idea delle rappresentazioni ridotte a marce trionfali, onori ed esaltazione della guerra“.
Sinistra Ruvese chiederà l’apposizione della bandiera della Pace sulla facciata del Comune di Ruvo di Puglia e che un’altra sia permanentemente accanto al monumento ai Caduti di piazza Bovio, “perché il sangue versato dai poveri giovani non sia inno alla guerra, ma sia monito alle future generazioni di quale sia l’unico esito e risultato della guerra: morti, sangue, lutto, vuoto, povertà“.