Guide e accompagnatori turistici: approvati i bandi per l'esame di abilitazione
Sono stati approvati, per la Puglia, i nuovi bandi di concorso di esame per il conseguimento dell’abilitazione all’esercizio della professione di Guida Turistica e Accompagnatore Turistico (deliberazione di Giunta Regionale n.1510 del 28 settembre 2016).
Le guide e gli accompagnatori turistici dovranno possedere competenze specialistiche già maturate dai concorrenti in materia di turismo, architettura, archeologia, storia dell’arte e del territorio e altre materie affini, rivenienti da percorsi formativi e da esperienze professionali specifiche.
Punti salienti dei bandi sono a) possesso del diploma di istruzione secondaria di secondo grado (quinquennale) o di diploma conseguito all’estero per il quale sia stata valutata la corrispondenza dalla competente autorità italiana; b) esame obbligatorio in almeno una lingua straniera a scelta del candidato; c) prova scritta (con quesiti a risposta multipla) e prova orale.
Coloro i quali hanno già conseguito l’abilitazione, per ottenere l’abilitazione ad esercitare in lingua, possono sostenere l’esame di lingua straniera (solo orale).
La domanda di ammissione all’esame di abilitazione per l’esercizio della professione di guida turistica e di accompagnatore turistico deve essere presentata, a partire dalle ore 12.00 del giorno 11 ottobre 2016 con modalità esclusivamente telematica alla Regione Puglia, attraverso la piattaforma raggiungibile all’indirizzo www.bandiregionaliturismo.viaggiareinpuglia.it entro il termine perentorio delle ore 23.59 del 10 novembre 2016.
L’ Assessora all’Industria Turistica e Culturale Loredana Capone ha commentato, soddisfatta: “A raccontare il territorio sono soprattutto le guide e gli accompagnatori turistici che devono quindi avere una professionalità specifica, anche perché se i turisti avranno avuto un approccio positivo potranno poi a loro volta raccontare la Puglia sui social o con il passa parola. Ecco perché vi era tanta attesa per l’approvazione di un bando regionale che finalmente riordinasse il quadro delle competenze richieste per tali professioni.”