Gruppo Fi: “Ritardi inaccettabili per la cassa integrazione in deroga. La Regione si dia una mossa”
Nota dei consiglieri regionali di Forza Italia Nino Marmo, Giandiego Gatta, Aldo Aloisi, Domenico Damascelli e Francesca Franzoso.
“La crisi provocata dal Covid -19 ha messo in ginocchio la nostra economia e ha creato enormi problemi a migliaia di imprese e famiglie che necessitano di aiuti concreti che, però, inspiegabilmente tardano ad arrivare. E questo non è accettabile. A seguito di quanto disposto dall’aticolo 22 del Decreto Legge 18 “Cura Italia” del 17 marzo 2020, la Regione Puglia ha approvato l’accordo quadro con le organizzazioni sindacali e datoriali per la concessione del trattamento della cassa integrazione in deroga, con riferimento ai datori di lavoro del settore privato (compreso quello agricolo, della pesca e del terzo settore). Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, con Decreto del 24 marzo 2020, ha provveduto a ripartire le risorse sulla base del numero potenziale dei lavoratori beneficiari delle integrazioni salariali in deroga. Alla Regione Puglia sono stati assegnati 106 milioni di euro. Da quel momento la Regione Puglia, sul portale Sistema Puglia, ha comunicato le modalità attraverso cui presentare l’istanza per la “CIG IN DEROGA” e sono pervenute 34.689 domande, segno dell’oggettiva difficoltà del nostro tessuto imprenditoriale. Una circostanza confermata anche dall’assessore regionale Leo. Ebbene, di queste 34.689 domande dopo oltre un mese sono state accolte solo 5.573. Il tutto è facilmente rintracciabile sul portale SISTEMA PUGLIA, nella sezione lavoro, sotto sezione speciale “CIG Emergenza COVID” in “Determinazioni” della sezione “info”. Ora, facendo qualche rapido calcolo, di questo passo, per poter evadere le 34.689 domande solo per il mese di marzo andranno via circa quattro/cinque mesi. Un tempo spropositato per chi ha bisogno subito di un sostegno. Al tempo stesso non si capisce la ratio che ha guidato l’accoglimento delle domande, dal momento che è riscontrabile un’evidente disparità territoriale anche su questo. La Regione Puglia non può accampare scuse burocratiche per giustificare un tale ritardo, va assolutamente implementato il numero di domande accolte altrimenti ci troveremo davanti al paradosso che fra qualche giorno i datori di lavoro non avranno più bisogno di questo sostegno perché non potranno che licenziare o peggio ancora dichiarare fallimento. Ad ogni modo ci troveremo di fronte a un dramma sociale ed economico. Lo ripetiamo: qui c’è in gioco il futuro di tante aziende e migliaia di famiglie, la Regione Puglia si dia una mossa”.