GLI STUDENTI PENDOLARI IN CORO: "SIAMO PERSONE UMANE E NON PACCHI. OCCORRE MAGGIORE DISPONIBILITA' DI PULLMAN SULLA TRATTA ANDRIA-BITONTO"
Nulla poteva essere come prima. Riprendere i mezzi di trasporto per raggiungere Andria, per molti, significa rivivere costantemente un dramma. Quotidianamente i compagni di classe e gli amici di Antonino Summo avvertono sempre più un vuoto, incolmabile, con loro i genitori e familiari in trepidante e costante ansia.
I vagoni sono un lontano ricordo, i treni sono l’arma che hanno tolto da questa vita il giovanissimo Antonino.
Ma la sicurezza stradale è un tema sul quale dobbiamo soffermarci e sperare in ulteriore investimenti, perchè non si può risparmiare quando in ballo ci sono vite umane.
Il grido di dolore degli studenti pendolari è prontamente accolto dalla nostra redazione, sperando di amplificarlo e di ottenere un risultato. Chi paga merita un servizio e il numero limitato di pullman, specie in orari scolastici, mette in crisi i pendolari.
“Cari ruvesi, scusate il disturbo, – scrivono al nostro numero di redazione – ma noi ragazzi dobbiamo esprimere alcuni nostri pareri. Abbiamo perso un amico di vita, un amico importante in quel maledetto incidente ferroviario. Sapete benissimo che è da poco iniziato il nuovo anno scolastico e siamo ancora tutti sgomenti solo a pensarci. Allo stesso tempo, siamo inorriditi, dal sistema di trasporto. Qui non parliamo di codici, di prodotti da inscatolare; qui parliamo di persone, ragazzi, docenti, a volte anziani, pendolari: valide persone che offrono un servizio al nostro Paese. Siamo stufi, ormai stanchi di vedere ragazzi soffocare, correre come pazzi per ottenere un posto a sedere in quel pullman, che diviene poco dopo, un forno, qualcosa che nessuno si immaginerebbe mai di provare, un inferno. Ma arriviamo al dunque. Chiediamo, in coro, una maggiore disponibilità di bus, almeno nella tratta Andria – Bitonto. Siamo stufi di arrivare a casa sudati fradici. Stanchi di vedere gente urlare per ottenere un diritto assicurato da un biglietto pagato legalmente. Chiediamo gentilezza, da parte di tutto il personale di ferrotramviaria”.
Momenti duri e difficili per tutti, per chi ha perso un collega, per coloro che, in quel disastro ferroviario, hanno perso molto più di un amico: “Sappiamo che sono momenti duri, intensi come mai, però vi preghiamo di fornirci i servizi che paghiamo. Fatelo nel nostro rispetto…nel rispetto di chi è morto credendo di portare a casa belle notizie, ma al contrario ha lasciato un vuoto incolmabile dentro di noi. Grazie”.
Più pullman per tutti!