Cultura

Gli interventi istituzionali: l’emozione di Chieco, il saluto di Filograno, la gioia di Scarimbolo e Campanale

“Insieme pubblico e privato: ci abbiamo creduto molto e abbiamo messo in campo strumenti per poter realizzare qualcosa di forte da questa sinergia. Dare dei contenitori a dei contenuti e la Puglia è maestra in questo”, apre così il dott. Mauro Bruno, in rappresentanza della Regione Puglia. “Gli interventi istituzionali non sempre sono noiosi” afferma con ironia Monica Filograno.

MONICA FILOGRANO, ASS. ALLA CULTURA

Emozionata, felice e contenta per aver centrato uno degli obiettivi più tangibili del suo operato, l’assessora alla cultura è pienamente immersa in questo clima di festa che aveva immaginato e realizzato assieme alla Compagnia “La Luna nel Letto”: “E’ una grande emozione e ho vissuto con grande partecipazione la splendida idea di Michelangelo di arrivare qui in teatro partendo dal centro della città. Ringrazio Julie e Annarita per questo”.

Poi legge un testo scritto da NAIP, artista che ha partecipato alla prima edizione dell’ISS Fest che diventa cartolina per Ruvo di Puglia e saluto alla città stessa: “A Ruvo di Puglia io vengo invitato, è un posto in cui non sono nato. Non esser nato in un posto, però, non vuol dire essere stranieri perchè a casa mi ci sento da ora, da sempre, forse solo da ieri. Non importa il tempo, il tempo che vola, il tempo che batte, il tempo che rintocca, il tempo mangia esperienze, si pulisce la bocca, non digerisce, il tempo scappa e lascia un pezzo di te in un posto in cui non sei nato che è casa in un tempo che spacca… E questo è un tempo che spacca”.

PASQUALE CHIECO, SINDACO DI RUVO DI PUGLIA

“Giornata calda, scaldata ancor di più dalle emozioni di questa inaugurazione che è motivo di orgoglio. E’ stato un qualcosa di difficile ma niente è facile, niente succede per caso. E’ stato un lavoro lungo complicato che però ha fatto rinsaldare in maniera determinante per l’esito positivo la sinergia tra la Compagnia “La Luna nel Letto” e l’amministrazione. Sinergia molto importante che ha prodotto un risultato straordinario malgrado la più grande crisi affrontata dal nostro tempo. Fatto eccezionale e lo inauguriamo dopo la pandemia e ciò la dice lunga. Dalle altre parti le realtà culturali cessano, chiudono. Noi stiamo lanciando una grandissima sfida, ambiziosa, che deve vedere impegnata tutta la città. E’ un bene comune, è di tutti. E’ un modo di coltivare le relazioni della comunità. E’ un fatto di livello pedagogico, un lavoro per i bambini. Qui tante generazioni cresceranno, si confronteranno, verranno fuori tante professionalità ruvesi. E’ di tutti: dei ruvesi e di chi ruvese non è che verrà qui per visitarlo, per recitare, per farci godere delle rappresentazioni. Chi vuole venire a far teatro è ben accolto. Siamo pronti ad accogliere tante realtà a contaminarci. Ci piace perchè Ruvo è un posto accogliente, qui nessuno è straniero. Sono tutti portatori di cultura con le quali ci vogliamo cimentare e il teatro è emblema eccellente di questo”.

KATIA SCARIMBOLO, COMPAGNIA “LA LUNA NEL LETTO”

“Userò parole del cuore perchè le azioni sono qui, le vedete, le abbiamo costruite insieme, con la città. Non lo abbiamo fatto da soli ma con il pubblico che da trent’anni abbiamo costruito. Con i nonni, i bambini, gli anziani che hanno bisogno di essere comunità. Io non so cosa abbiamo fatto, perchè prendersi la responsabilità di ristrutturare una struttura pubblica che era di tutti e non era il nostro è cosa difficilissima. Ristrutturare un bene pubblico pensando di accogliere i sogni di tutti. Teatro che sarà aperto di mattina, per poter leggere un libro, per prendere un caffè. Ruvo ha tanti luoghi così, la comunità la dobbiamo fare noi. Pensare a una città a misura di bambino e bambina: è la sfida che dobbiamo accogliere tutti. Se una città è a misura di bambino è a misura di tutti. Ripensiamo la città, ripensiamola tutti.

Isa Pellegrini emozionatissima: “Continuiamo così, continuiamo a lavorare”.

MICHELANGELO CAMPANALE, COMPAGNIA “LA LUNA NEL LETTO”

“Quando avevamo vent’anni, circa 30 anni fa, siamo partiti con l’associazione “Tra il dire e il fare”. Non è il caso di dire ancora parole, “il teatro non si discute, si fa”, diceva Eduardo e questo lo facciamo”.

Poi cita Brecht: “La vedete scritta la citazione: “stiamo lavorando per preparare il prossimo errore”. Con molta calma io ritorno a fare il mio mestiere del regista e del tecnico e del direttore di scena. Comincia lo spettacolo. Grande applauso per tutte le maestranze che hanno fatto un lavoro straordinario”.

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