GLI APPUNTAMENTI CON IL PROGETTO “HEROES”
Mito e parola, eroi e narrazione. Da qui parte il progetto che vede intrecciarsi nel prologo spettacoli, reading, laboratori che spaziano dalle opere cardine della cultura greca – Iliade ed Odissea – e dei suoi eroi ad una drammaturgia contemporanea che sempre riflette sulla natura degli eroi. Si propone anche uno sguardo rivolto avanti e indietro sull’arte del teatro, dal cuntista all’attore, dalla parola parlata alla parola agita e infine la parola scritta.
Ecco i primi due appuntamenti a Ruvo di Puglia, da non perdere.
Ci incontreremo all’interno dei beni storico artistico della città.
Venerdì 20 ottobre ore 18,30 MARCO BALIANI alla Pinacoteca comunale di arte contemporanea (ex convento dei domenicani) per un reading del suo ultimo libro OGNI VOLTA CHE SI RACCONTA UNA STORIA.
«Ogni volta che si racconta una storia, la memoria delle cose narrate si allaccia a sostanze invisibili che abitano in posti molto lontani nel tempo. Ogni volta che si racconta una storia, rivive un’antica esperienza e trova spazio dentro di noi. Torniamo nelle grotte delle origini, quando qualcuno cominciò a danzare una storia davanti al fuoco, dando così all’effimero esistere della specie umana il senso della durata in grado di sfidare il tempo del puro vivere animale. Col tempo ho capito che le storie sono proprio come la vita, non è mai come t’aspetti che sia. Anche le storie prendono scorciatoie imprevedibili, sfuggono, si slabbrano, proprio come la voce che le dice e che subito si perde nell’aria».
Attraverso un dipanarsi di letture, di narrazioni, ricordi, riflessioni, Marco Baliani offre una mappa di esperienze fondate sull’oralità, su quella particolare forma di comunicazione che è la voce del narratore.
A 87 anni il poeta di “Amarcord”, Tonino Guerra, ha riscritto il capolavoro di Omero con un estro e una musicalità straordinaria. Otto canti in cui si naviga tra le pagine dedicate a Polifemo, il canto di Circe, quello delle Sirene o di Penelope.
«Su quella barca, con Ulisse, ci sono anch’io. L’Odissea è uno dei libri fondamentali che sta nella mia memoria anche se in fondo tutti i miei libri sono stati dei racconti di viaggio. Con questo ultimo lavoro ho scelto di indossare i panni di un Ulisse pieno di debolezze, umanamente fragile, che rimane incantato per il canto degli uccelli o quello della pioggia. Penso che Odissea sia un’opera molto indicata per i giovani che oggi non hanno più ideali, sono distratti dalla modernità che sta cancellando la fantasia. Io ho cercato di riavvicinarli all’immaginazione evocando e ritrovando la forza di un’antica curiosità, perché la fantasia è legata alla memoria del passato. Il rispetto per il passato è essenziale».