Cultura

Gli Angeli e San Francesco nel centro antico ruvese con l’attore Mario Pirovano

Dopo aver portato, qualche mese fa, l’evento itinerante di icone su ulivo ”Mediterraneo senza spettatori: naufragi con angeli”, nei luoghi di Francesco d’Assisi, da la Verna a Cortona, da Gubbio a Rivotorto, la ”Fondazione Angelo Cesareo”, da domenica 18 marzo a lunedì 2 aprile, nelle due settimane che precedono la Pasqua, inscriverà quel Tau, segno di Francesco, nel centro antico della nostra città.

Domenica 18 marzo, alle ore 17.30, presso l’ atrio di Palazzo Caputi-Casa della Cultura, inaugurerà l’evento l’attore Mario Pirovano, già della compagnia di Dario Fo e Franca Rame, traduttore e fondamentale interprete di monologhi dello scrittore premio Nobel, che reciterà alcuni monologhi da ”Lu Santo Jullare Franzesco” di Fo, muovendosi anche verso luoghi e iusi del nostro centro antico.

«Proveremo a disegnare – spiegano gli organizzatori –  un percorso in cui intrecceremo il dramma dei migranti, gli sguardi di quegli angeli su barconi e naufraghi nel Mediterraneo, con i segni della profetica e ”in-quietante” figura del Poverello, radicandoli e proiettandoli, per un attimo, tra piazza Castello, via Modesti-Largo Annunziata e via De Gasperi-Piazza dell’ Orologio, in atri di storici palazzi ma anche e soprattutto in quelle strade e quei vichi, dove scivoleranno da umili balconi e muri scrostati, si eleveranno sotto quegli archi e, come falene, balugineranno dentro quegli iusi e interrati che costituiscono il vero profondo solco del nostro territorio urbano. Faranno eco a quelle nostre memorie di ”povertà” e sogni, a quelle fughe e speranze, a quelle nostre lontane voci, a quei riti delle nostre umanità, nuove, altre future memorie e voci che gli angeli del Mediterraneo annunciano e che già risuonano in antiche nostre stradine. Dialogheranno questi angeli migranti in un contrappunto di penombre; con il nostro presente, svolazzeranno sui passi di Francesco.
I barconi di quei migranti saranno i nostri umili luoghi, sottosuoli di nostre antiche e nuove povertà, di altre migrazioni.
Fantasticheremo di una tavola di convivialità in cui, attorno a una lanterna, tra ombre e tremolanti immagini , tra voci e suoni, tra ritmi e melodie della nostra settimana santa, tra profumi e sapori, il passato e il presente si faranno racconti di profezie.
Ulivi, mandorli, roverelle saranno i segni della terra.
In quei gusci e barconi, derive ed epicentro di altre storie, potremo udire monologhi del ”Santo Jullare”, ritmi di tamburi e percussioni, lontani accordi e nenie…
Dai fondali della nostra terra e del nostro Sud, del nostro Mediterraneo, come naufraghi illuminati da zattere, potranno, allora, silenziosamente affiorare, dai sottofondi, da altri luoghi ed esodi, le nascoste, vere,umili bellezze dei nostri luoghi…
Quei somme(r)ssi dialoghi saranno possibili grazie al generoso contributo di cantori e musici, artisti e testimoni, al dono attento di quei cittadini che hanno voluto concederci i loro spazi e luoghi di convivialità».

Per maggiori informazioni:

mail: fondazioneangelocesareo@gmail.com
Facebook: Mediterraneo senza spettatori – naufragi con angeli

(Foto © “Fondazione Angelo Cesareo”)

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