Giunta regionale. Seduta conclusa
Semplificare i pagamenti elettronici, mettendo in piedi una piattaforma informatica innovativa che migliora l’efficacia e l’efficienza dei processi. A questa importante semplificazione è dedicato il progetto chiamato “Payconnect” agevolato con un Pia Piccole imprese (Programmi integrati di agevolazione) approvato in via definitiva oggi dalla giunta regionale.
A presentarlo l’azienda Ict di Cernusco sul Naviglio (Mi) “Progetti e soluzioni Spa” che dal 2006 ha una sede a Bari e per la prima volta investe con un incentivo regionale. Il progetto ha un valore di oltre 2,2 milioni di euro (di cui 1,2 milioni le agevolazioni pubbliche) per la maggior parte dedicati a ricerca e sviluppo e innovazione (oltre 1,7 milioni di euro) e porterà gli occupati di questa piccola impresa a superare presto le 10 unità.
“È motivo di grande soddisfazione per noi – ha detto l’assessore allo Sviluppo economico Loredana Capone che ha portato in giunta il provvedimento – approvare un progetto innovativo che ha un impatto diretto sulla vita dei cittadini. Quando la nuova piattaforma sarà sviluppata, sarà infinitamente più semplice pagare al Comune online, o da uno sportello bancomat, il servizio mensa o trasporto del proprio figlio, un tributo oppure una multa, per fare solo qualche esempio. Oggi il cittadino utilizza modalità di pagamento diverse a seconda dei tributi perché ognuno di questi servizi ha un linguaggio diverso, con il nuovo progetto verranno uniformati tutti i linguaggi creando dei connettori. In sostanza ci sarà un efficace collegamento informatico tra gli enti della Pubblica Amministrazione e il servizio chiamato “Nodo dei Pagamenti” gestito dall’Agenzia dell’Italia Digitale che consente ai cittadini i pagamenti digitali. Così sarà possibile scegliere di saldare il proprio debito tra una pluralità di canali sollevando allo stesso tempo gli enti pubblici dalla gestione delle connessioni tra i diversi sistemi informativi”.
In pratica con la nuova piattaforma il cittadino potrà decidere qual è il luogo che gli è più comodo, il modo che ritiene più pratico, il costo dell’operazione che ritiene più congruo. Potrà infatti scegliere liberamente il prestatore di servizi di pagamento (banca, istituto di pagamento/di moneta elettronica). Scegliere tra più strumenti di pagamento (addebito in conto corrente, carta di credito, bollettino postale elettronico). Scegliere il canale tecnologico di pagamento preferito per effettuare l’operazione (ad esempio conto web, Atm, mobile). Conoscere preventivamente i costi massimi dell’operazione da effettuare e contemporaneamente avere garanzia della correttezza dell’importo da pagare e soprattutto ottenere immediatamente una ricevuta con valore liberatorio.
“Oggi – ha aggiunto l’assessore – grazie ad un incentivo come i Pia piccole imprese è possibile per la Regione sostenere anche i progetti delle imprese di piccola dimensione, che in questo modo possono fare ricerca, innovazione tecnologica e sviluppare l’e-business, oltre ad investire in attivi materiali. Con questo incentivo sono arrivate a Puglia Sviluppo in meno di due anni proposte di investimento per quasi 154 milioni di euro, di cui 48 milioni (il 31%) proprio in ricerca, sviluppo e innovazione”.
I Pia Piccole Imprese sono gestiti per la Regione da Puglia Sviluppo Spa in qualità di soggetto intermedio.
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La Giunta regionale ha ratificato la convenzione con il Ministero del Lavoro, già sottoscritta dall’assessore Sebastiano Leo,relativa ai Lavoratori Socialmente Utili. La delibera prevede che gli “ Enti utilizzatori siano obbligati a comunicare, alla Presidenza del Consiglio dei Ministri- Dipartimento Funzione Pubblica- le informazioni concernenti l’utilizzo dei lavoratori socialmente utili, nell’ambito del rapporto informativo annuale relativo alle tipologie del lavoro flessibile utilizzate e che provvedano alla implementazione della banca dati di ANPAL Servizi-Italia Lavoro spa ai fini del monitoraggio e del pagamento degli assegni da parte dell’INPS.” Inoltre, – prevede sempre la delibera approvata dalla Giunta “.. che entro 30 giorni dalla data di pubblicazione del presente provvedimento( il riferimento è alla pubblicazione sul BURP,ndr) gli Enti utilizzatori si impegnino a comunicare l’avvenuta stabilizzazione – nella ipotesi di programmazione già comunicata nel corso del 2016 o che provvedano a trasmettere eventuali nuove ipotesi di svuotamento del bacino”.
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La Giunta ha approvato, su proposta dell’assessore Giannini, lo schema di regolamento su disposizioni in materia di fognatura, impianti di depurazione delle acque reflue urbane e dei loro scarichi a servizio degli agglomerati urbani. Vengono così normate le modalità di progettazione e gestione delle reti di fogna nera e mista/unitaria, degli impianti di depurazione e le fasi di autorizzazione allo scarico degli impianti di depurazione. Sono anche previste le linee guida per la progettazione e gestione di reti di fognatura, di impianti di depurazione e degli scarichi.
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La Giunta regionale ha deliberato la programmazione dell’attività della Regione Puglia in merito al decreto 2 dicembre 2016 “Programma nazionale plasma e medicinali plasmaderivati, anni 2016/2020”. In particolare, entro 60 giorni dall’adozione dell’atto, la struttura regionale di coordinamento, con la collaborazione della Associazioni e federazioni dei donatori di sangue, dovrà individuare le modalità organizzative ed operative per consentire il raggiungimento degli obiettivi del Programma Nazionale Plasma 2016/2020. L’obiettivo di incremento della raccolta plasma per la Puglia è di almeno il 40% fino al 2020.
In Puglia ci sono 110.900 donatori, di cui 85mila sono periodici. La Regione Puglia dunque, per il momento, è una regione autosufficiente dal punto di vista della donazione di sangue ed emocomponenti e comunque l’impegno all’incremento della raccolta che viene chiesto alle Regioni, è da leggere in un’ottica sovraregionale, quindi in un’ottica di autosufficienza nazionale. Inoltre l’invecchiamento della popolazione fa ipotizzare un aumento del bisogno ed una riduzione potenziale dei donatori.
La Giunta regionale ha recepito l’Accordo tra Stato-regioni-Province Autonome di Trento e Bolzano (n.194 del 5 novembre 2015) “Piano nazionale per la prevenzione delle epatiti virali B e C”. Il Piano nazionale si compone di cinque linee strategiche (Epidemiologia, Prevenzione, Sensibilizzazione/Informazione/Formazione, Cura/Trattamento/accesso, Impatto sociale) ognuna delle quali prevede obiettivi specifici e attività chiave.