GIOVEDI’ LA SECONDA “GIORNATA DELLA BELLEZZA” A RUVO DI PUGLIA
Un grande storico dell’arte, l’austriaco Ernst Gombrich, diceva che “i Greci erano belli perché avevano piazze belle e città belle”. Molti anni dopo, un giornalista siciliano scriveva che “se si insegnasse la bellezza alla gente, la si fornirebbe di un’arma contro la rassegnazione, la paura e l’omertà”. Quel giornalista era Peppino Impastato.
L’obiettivo di una maggiore consapevolezza della bellezza che ci gira attorno è tra i principali scopi del disegno di legge sulla bellezza che la Regione Puglia ha presentato lo scorso luglio. Sette titoli, ventitrè articoli e un Manifesto che riconosce le differenze fra i diversi luoghi che formano la Regione e invece di appianarle, le incoraggia, dispiegano e spiegano i principi, le ragioni e gli obiettivi che hanno guidato la mano degli estensori del testo. Insomma, “più che una legge, un progetto giuridico”, scrive a proposito il filosofo e giornalista Andrea Colasuonno. Il “progetto” è stato fortemente voluto dall’assessorato regionale alla Pianificazione Territoriale – Urbanistica, Assetto del Territorio, Paesaggio, Politiche abitative, diretto dal prof. Alfonso Pisicchio. Vi ha lavorato un comitato tecnico-scientifico di accademici, giuristi, storici dell’arte, antropologi, economisti, architetti, con l’ulteriore contributo del giurista Paolo Urbani, ordinario di diritto urbanistico alla LUISS di Roma.
Il disegno di legge sta crescendo con l’apporto fondamentale dei cittadini. Come ha affermato a Bari qualche giorno fa il prof. Guido Rodio, ordinario di Diritto costituzionale alla Facoltà di Giurisprudenza di Bari, esso riprende i principi della sussidiarietà orizzontale e la co-pianificazione e concertazione urbanistica, principi declinati dalla modifica al Titolo V della Costituzione in materia concorrente Stato-Regione in tema di governo del territorio. Una disciplina alimentata da un processo partecipativo che vede come protagonisti associazioni, stakeholder e interlocutori dei singoli territori. Insomma, una legge partecipata orizzontalmente: e non può non essere questa la genesi di un testo che nell’idea dei promotori sarà capace di proteggere e promuovere la bellezza della Puglia, preservando, tutelando e valorizzando le peculiarità delle diverse province che formano il “Mosaico Puglia”, un insieme quanto mai affascinante ed eterogeneo di tessere di bellezza delle identità culturali delle tante “Terre” che compongono la nostra regione.
Il 18 gennaio scorso nella sala del Consiglio metropolitano, presso il Palazzo della ex Provincia a Bari, è iniziato il cosiddetto “Tour della Bellezza” con un grande successo partecipativo e di apporto di contenuti e contributi. A Ruvo, giovedì 31 gennaio dalle ore 15,00 si svolgerà la seconda tappa. Seconda di una serie prevista per attraversare i territori di Puglia. Una legge in viaggio, un testo in movimento. Un viaggio di animazione dei diversi territori che compongono la nostra regione.
Sarà il suggestivo ex convento dei domenicani, in viale Madonna delle Grazie 2, sede della Pinacoteca comunale di arte contemporanea “Domenico Cantatore” a Ruvo di Puglia, luogo scelto dal Parco nazionale dell’Alta Murgia, in collaborazione con il Comune di Ruvo di Puglia, il nuovo contenitore di idee che alimenteranno il percorso di formazione della Legge sulla Bellezza del territorio e del paesaggio.
Dopo la tappa-pilota di Bari e quella di Ruvo – giovedì centro gravitazionale di un territorio, quello delle Murge, ricco da ogni punto di vista – toccherà a tutte le altre province per poi ritornare nel capoluogo pugliese.
Anche a Ruvo, dunque, tutti debbono sentirsi protagonisti di un racconto capace di narrare storie e futuro prossimo della nostra terra, dalle tre del pomeriggio il programma sarà ricco e intenso con una prima fase che prevede il convegno illustrativo sulla nuova disciplina, con interventi dei componenti il tavolo scientifico, seguiti da tre tavoli tematici di discussione. Più tardi, il talk-show, condotto da un ambasciatore di cultura, portatore sano di sorrisi, lo straordinario Antonio Stornaiolo. Le parole si alterneranno alle musiche della band House Bembè, esempio di laboratorio del fare musica. In collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese, infatti, le tappe del “Giro di Puglia della Bellezza” saranno animate da momenti di spettacolo, nel rispetto di iniziative culturali locali che narrano il vissuto dei luoghi, secondo le tradizioni che ne hanno determinato la bellezza degli stessi. A conclusione della giornata, poi, la possibilità di ammirare nel centro storico della città di Ruvo lo spettacolo delle luminarie in mostra “Luci e Suoni d’Artista La Maraviglia”.
Il disegno di legge – sostiene il filosofo Colasuonno – proteggerà la bellezza della Puglia in tre modi: perseguendo un’alta “qualità costruttiva” nei futuri interventi che si andranno a fare nei luoghi urbani e periurbani (riordino degli strumenti di pianificazione, assicurandosi che il livello strategico sia regionale e quello attuativo, invece, comunale); abbattendo o recuperando i cosiddetti “detrattori di bellezza” che oggi deturpano i territori (tutti quei luoghi o non-luoghi, che abbruttiscono gli spazi, certe periferie, certe costruzioni nei centri storici, i vuoti urbani, gli ecomostri, costruzioni abusive); preservando e valorizzando le peculiarità delle diverse province che formano il “Mosaico identitario della Puglia”, tutto con una prerogativa forte: il non consumo di suolo.
Un testo davvero affascinante, che apre nuovi orizzonti sancendo il primo dei principi: “La Regione Puglia tutela, valorizza e promuove la bellezza del territorio, del paesaggio e dell’ambiente in tutte le sue espressioni, allo scopo di consentirne la fruizione generale e libera, in funzione del pieno sviluppo della persona anche nelle formazioni sociali nelle quali si svolge la personalità, e per la tutela dei valori e dell’identità culturale delle comunità pugliesi”.