IL “GIORNO DEL RICORDO”: TRA I MARTIRI DELLE FOIBE ANCHE TRE RUVESI
Si è svolta ieri mattina intorno alle 11, in via Martiri delle Foibe, la solenne commemorazione in onore delle vittime della Venezia Giulia, dell’Istria e della Dalmazia trucidate nelle foibe.
Le foibe sono grotte carsiche di origine naturale, con un ingresso a strapiombo, dove i comunisti titini gettarono, tra il 1943 e il 1945, più di 5 mila italiani. La tecnica era assolutamente atroce: i poveri malcapitati, anche dopo feroci maltrattamenti fisici, venivano legati l’uno all’altro con ferro filato e posizionati in fila indiana sulla bocca della grotta. L’uccisione del primo della fila affacciato sullo strapiombo, inevitabilmente, trascinava giù con sé, a catena, tutti gli altri verso lo stesso destino funereo.
Per oltre 60 anni, questa tragica pagina è stata completamente dimenticata dai libri di storia e dalla memoria nazionale perché motivo di forte imbarazzo per i partiti di governo e di opposizione.
A partire dal 2005, il 10 febbraio è stato istituito, con legge del 30 marzo 2004, come il “Giorno del ricordo”, per non dimenticare le vittime italiane di quella che fu una vera e propria operazione di pulizia etnica voluta dal Maresciallo Tito ai danni della popolazione italiana.
Anche a Ruvo, grazie alla lodevole iniziativa di Michele Pellicani (Presidente del “Comitato 10 febbraio”) e Giuseppe Mazzone (consigliere comunale) che fortemente hanno voluto portare in auge una vicenda per troppo tempo insabbiata,
si celebra il ricordo delle tantissime vittime, tre delle quali nostri concittadini.
Sulle note dell’inno di Mameli è stato deposto un mazzo di fiori in onore di Vincenzo Pellicani, Mario Chiarulli e Donato Minafra, i tre infoibati ruvesi, “pronti alla morte” per amore del tricolore.
Alla manifestazione, che a Ruvo si svolge da dieci anni ogni 10 febbraio, c’erano i partiti e i movimenti di centrodestra, una minuta presenza del M5S e il Presidente dell’Associazione Nazionale Bersaglieri Regione Puglia, Ferdinando Damiani, che nell’occasione ha parlato di un progetto a realizzarsi nel prossimo anniversario del “Giorno del ricordo”, quello cioè di alloggiare in Via Martiri delle Foibe una lapide con i nomi delle tre vittime ruvesi.