Attualità

Il “Giorno del Dono” a Ruvo di Puglia: la forza dell’altruismo e della rete. Il sindaco Chieco: «Orgoglioso e felice di essere sindaco di una città solidale»

Ruvo di Puglia è l’unico comune, della Città Metropolitana di Bari, ad aver dato vita al Giorno del Dono, istituito con la legge 14 luglio 2015 n. 110, giorno in cui lo Stato italiano rende onore al Terzo Settore, al volontariato e all’associazionismo, strategici nel coadiuvare il Welfare statale.

Il giorno scelto è il 4 ottobre, festa di San Francesco d’Assisi, patrono d’Italia; festa che ricorda il Santo della mansuetudine, dell’altruismo e del dialogo tra culture e religioni differenti.

Ed è il dialogo, l’ascolto quello di cui hanno bisogno coloro che, quotidianamente, sono aiutati dagli operatori del terzo settore, che nella nostra città sono numerosi e stretti in rete tra loro, perché la cooperazione è indispensabile nel contribuire a ridurre le ineguaglianze sociali. E quella rete ha dato vita al progetto Ruvo Solidale.

Nell’ambito dell’evento “Forza, venite gente. Qui si cambia il mondo”, patrocinato dal Comune di Ruvo di Puglia, Piazza Matteotti, sin da ieri pomeriggio,  accoglieva gli stand di associazioni ed enti di volontariato presso cui i ragazzi, dai 14 ai 19 anni, potevano dare la propria adesione al progetto “Volontario per un giorno”.

«I ragazzi – ha spiegato Monica Montaruli, assessora alle Politiche Sociali, introducendo l’incontro tra operatori del terzo settore e pubblico – potranno vivere, presso un’associazione che li incuriosisce, l’esperienza del donare il proprio tempo ai più fragili, ascoltandoli, aiutandoli. Ma potranno anche restituire bellezza ad alcuni angoli della nostra città. Esperienze che arricchiscono tutti. E’ necessario ricordare che tali esperienze arricchiscono anche chi fa dono del proprio tempo e delle proprie competenze».

In Piazza erano presenti la Caritas diocesana, Noixvoi, Fratres, PA Ruvo Soccorso, Istituto Sacro Cuore, Associazione Alzheimer Bari, Soc.Coop.Sociale Rama, Coop.Soc. Clad onlus, Azione Cattolica, Comunità C.A.S.A., Associazione Polizia di Stato, Lega del Filo d’Oro (Molfetta), Armonie di Vita, Associazione Prevenzione Oncologica, Centro aperto diamoci una mano, Un mondo di bene 2.0 ONLUS, Luce e vita (Molfetta), Associazione Etnie onlus (Bisceglie), Associazione RiscoprirSi… (Andria), AIAS, Lega Nazionale per la difesa del cane, Coop. COMETA ONLUS (Palagiano), Associazione Regaliamoci un sorriso onlus (Molfetta), Associazione Nazionale Tumori, Associazione Ali di scorta.

La manifestazione è stata supportata dal Centro Servizi per il Volontariato “San Nicola” di Bari, ente che, attraverso le risorse dispensate istituti di credito e donazioni, fornisce gratuitamente servizi alle associazioni di volontariato del territorio, in base alla legge 266 del 1991.

Nell’incontro, moderato dal direttore editoriale di Luce e Vita, Luigi Sparapano, sono stati relatori, oltre all’assessora Montaruli e al sindaco Pasquale Chieco, il professor Onofrio Caputi Jambrenghi, presidente dell’Associazione Prevenzione Oncologica – Prevenzione con il Sorriso; Graziano Salvemini di Sms – Social Market Solidale – Regaliamoci un sorriso Onlus; Paolo Torelli del Centro aperto Diamoci una mano; la dottoressa Marina Taccardo dell’Associazione Alzheimer Bari; Laura Caputi, referente della Caritas Diocesana sezione di Ruvo di Puglia; Rosa Franco, presidentessa del Centro Servizi di Volontariato San Nicola; Cosimo Colaprice dell’Associazione NoiXVoi; Sergio Giannulo, direttore amministrativo della Lega del Filo d’oro – Sezione di Molfetta; suor Imma Milizia dell’Istituto Salesiano Sacro Cuore.

(L’articolo prosegue dopo la photo gallery)

Dopo la lettura di un racconto di Don Tonino Bello sulla bellezza del donare senza aspettarsi nulla in cambio, Luigi Sparapano passa la parola alla dottoressa Taccardo che illustra i servizi dello sportello Aiutare chi aiuta, attivo, presso l’Ospedale di Ruvo di Puglia, il lunedì dalle 10.00 alle 12.00 e il giovedì dalle 17.30 alle 19.30. Esso offre informazioni sui servizi dell’Associazione Alzheimer Bari, servizi di sostegno agli ammalati e ai “care giver”, a coloro che vivono accanto a loro e hanno bisogno di supporto morale e psicologico.

Ben lo sa la signora Giuliana Gattulli, un’infermiera, che vive quotidianamente l’esperienza del dolore e della malattia, che si è rivolta allo sportello per trovare supporto nell’accudimento della propria madre ammalata. «Consiglio a chi vive questa situazione, terribile e per il dolore nel vedere un proprio caro ammalato e per gli estenuanti ritmi di vita vissuti accanto a loro, di rivolgersi a questo sportello. Ho trovato grande sollievo». Attivo dal 2009, solo un centinaio di utenti si avvalgono di questo servizio. «C’è molta reticenza, da parte dei care giver, a rivolgersi a noi. Eppure troveranno volontari che donano il proprio tempo per ascoltarli; troveranno professionisti che forniranno loro ogni informazione utile su come affrontare questa malattia» aggiunge Taccardo.

La parola passa a Rosa Franco del CSV San Nicola: «Il fatto che Ruvo di Puglia sia l’unico comune in provincia a celebrare il “Giorno del Dono” è sintomatico della vivace realtà del volontariato, che interessa diverse generazioni. Purtroppo, altrove non c’è ricambio generazionale: sono soprattutto adulti e pochi giovani».

Non c’è penuria di volontari presso la sede molfettese della Lega del Filo d’Oro, come assicura Sergio Giannulo. «Una realtà che è nata in via Solferino 1/B, a Ruvo di Puglia, diciassette anni fa, grazie al prezioso contributo della signora Laura Caputi, per aiutare alcune famiglie ruvesi. Per essere volontari, è sufficiente frequentare un corso a febbraio, un percorso di affiancamento e avere volontà e cuore».

Cosimo Colaprice, dell’Associazione NoiXVoi, parla dei lavori di rigenerazione urbana in Piazzetta Turati e dell’iniziativa Pane Sospeso che mette in rete operatori commerciali e sociali a beneficio di chi non può permettersi neanche un bene primario. «Un’iniziativa, impreziosita dal contributo della Caritas diocesana, nata sulla scia del “caffè sospeso”, dove la gioia di un momento si esprime nella condivisione di una bevanda con una persona sconosciuta e che non può permetterselo. Un gesto che conserva la bellezza dell’anonimato».

Paolo Torelli, referente dell’associazione Diamoci una mano, a Corato, dal 1983 in prima linea nell’aiutare i più fragili, sottolinea con orgoglio come attualmente, stiano accogliendo anche detenuti che prestano la propria opera per la collettività. «E’ bello pensare che la solidarietà passi anche attraverso il recupero di chi ha sbagliato».

Il professor Onofrio Caputi Jambrenghi, presidente dell’A.P.O. – Prevenzione con il sorriso, dopo aver illustrato gli scopi dell’associazione, parla del nuovo progetto di disassuefazione dal fumo e spiega come l’operato dell’Associazione sia supportato da oblazioni volontarie degli utenti dei servizi, ma amche dal contributo notevole del 5X1000. «E’ grazie a esso se possiamo aiutare anche le associazioni di volontariato più “poverelle” (ed è stato dato un contributo importante alla manifestazione, ndr). Quello che chiediamo ai volontari è il tempo e la voglia di aiutare gli altri».

Laura Caputi, giustamente tanto citata, “decana” della solidarietà ruvese, considera la Caritas una scuola che forgia “buoni cristiani”, in senso universale e non solo confessionale: «E’ una scuola per buoni cristiani, dove si insegna a essere “prodighi di amore”. Aiutiamo molte famiglie del territorio e immigrati. E abbiamo bisogno, per il nostro lavoro, di una sede un po’ più grande».

Suor Imma Milizia dell’Istituto Sacro Cuore racconta del progetto di doposcuola attivo tutto l’anno e del servizio mensa che è, attualmente, in fase di riprogettazione: «Stiamo pensando di introdurre anche il progetto “Una domenica al mese”, in cui far vivere alle famiglie più fragili, momenti di svago e di convivialità. Un contributo importante al nostro operato è dato dall’ 8X1000 e da donazioni private».

Graziano Salvemini parla del Social Market Solidale – Regaliamoci un sorriso Onlus, presto operativo a Molfetta, nato da un’intuizione dell’ Azione Cattolica Italiana Diocesana e dal Rotary Club di Molfetta. Una realtà che vede il contributo di molti operatori commerciali del territorio.

La Festa del Dono è suggellata da un regalo che i ragazzi dell’Associazione di Volontariato C.L.A.D. di Terlizzi fanno all’associazione ruvese Armonie di vita, il cui referente, Salvatore Ruta, sottolinea la necessità di una sede più ampia: «Ottanta persone stanno strette in quel locale». Un piccolo e intenso intervento è quello dell’avvocatessa Roberta Schiralli, referente del progetto Fenice, che invita coloro che sono vittime di violenza di genere, a rivolgersi al Centro Anti Violenza di Ruvo di Puglia, in via Solferino 1/bis.

Conclude il sindaco: «Sono felice di questa serata. Ma, in fondo, quando sono arrivato qui, si avvertiva già che sarebbe nato un percorso che avrebbe condotto a “Ruvo Solidale”. Questo perché c’era già una rete che funzionava e la sinergia tra politiche sociali e culturali ha potenziato questa collaborazione tra associazioni. Fare volontariato rende felici sé stessi e gli altri».

La serata si è conclusa con le performance di Pierangelo Paparella, che ha celebrato l’amore con “Tutto quello che ci resta è amare”, di Rosita Brucoli e la sua band, con le cover e gli inediti della giovane cantautrice, tra cui “Un motivo c’è”, del duo Luca Mele e Salvatore Sparapano.

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