GIORNATE PER LA MEMORIA, CHIECO RICORDA GIOVANNI MARINELLI E MICHELE ROSSINI
Nei campi di concentramento nazisti è stato versato anche sangue ruvese, lo ricorda il sindaco Pasquale Chieco.
“Giovanni Marinelli era un ragazzo, uno dei tanti militari che rifiutarono l’adesione alla Repubblica Sociale e compirono la scelta partigiana. Aveva appena 24 anni quando, dopo una lunga agonia morì nel campo di concentramento di Dachau il 28 marzo 1945. Appena un mese dopo l’Italia si sarebbe liberata del fascismo. Michele Rossini era un operaio emigrato al nord, anche gli partigiano, morì nel campo di concentramento di Ebensee – Mauthausen, il 22 aprile 1944, appena un mese dopo la sua cattura e fu passato per i forni crematori”, racconta il sindaco.
“E’ a loro che vogliamo dedicare questa Giornata della Memoria, avviando l’iter per collocare due pietre di inciampo che ricorderanno i loro nomi. Grazie alla ricerca storica condotta dal nostro giovane concittadino, il professor Vincenzo Colaprice potremo restituire visibilità a due ruvesi che con il loro sacrificio ci indicano ancora oggi la strada da seguire tenacemente e senza mai distrarci”, prosegue il primo cittadino.
“In questi giorni – afferma Chieco – celebreremo la Giornata della memoria con diverse iniziative pubbliche: questo pomeriggio alle ore 18 a Palazzo Caputi sarà a Ruvo il Presidente del Comitato Provinciale ANPI di Bari Pasquale Martino per presentare il libro “Il partigiano ritrovato” dedicato al partigiano barese Giuseppe Zannini, anch’egli morto a Mauthausen (ingresso libero con green pass). Questa sera alle 19.30, nel nuovo teatro comunale andrà in scena spettacolo ‘Hitler nelle vite degli altri’ della Compagnia La luna nel letto”.
Sabato 29 gennaio invece, sempre nel Nuovo Teatro, l’Orchestra Sinfonica della Città Metropolitana terrà un concerto dal titolo “Musica degenerata”, una produzione OSCM realizzata in collaborazione con l’Accademia Musicale Chigiana di Siena per la Giornata della Memoria (ingresso libero con green pass).
Vi invitiamo a partecipare o comunque a trovare, in queste giornate, un momento per riflettere sul significato di queste giornate. Per coltivare la memoria, per costruire il presente.