GIOCO LEGALE ANCORA FERMO, DAMASCELLI (FI): “ATTIVITÀ DISCRIMINATE, SI DIA VIA LIBERA A RIAPERTURA”
“È stato il primo a chiudere e ancora non si sa quando riaprirà. Il settore del gioco legale, fermo da tre mesi, non vede la luce in fondo al tunnel del lockdown. Per chi gestisce queste attività su concessione dei Monopoli di Stato, la fase 2 non è ancora cominciata: hanno dovuto abbassare le saracinesche l’8 marzo e da allora sono stati dimenticati da Governo e Regione”. Così Domenico Damascelli, consigliere regionale di Forza Italia.
“Dopo tre mesi di game over e senza alcuna certezza per il futuro – continua – il comparto vive una situazione insostenibile che mette in ginocchio migliaia d’imprese e a rischio decine di migliaia di posti di lavoro”.
“Quest’attesa ad oltranza del via libera alla riapertura dei centri legali – commenta il consigliere Fi – non fa altro che favorire il gioco illegale. Non si capisce il perché di questa discriminazione, fatti salvi i necessari adeguamenti per garantire il distanziamento sociale, con tutte le misure e i dispositivi anti contagio del caso”.
“Si potrebbe tornare a giocare in sicurezza, ma l’autorizzazione a riaprire non arriva. Intanto gli operatori sono allo stremo, costretti a sostenere gli onerosi costi fissi di affitti, bollette e licenze, a fronte di entrate azzerate. Il rischio è che molti non riaprano più, lasciando a casa migliaia di lavoratori. Governo e Regione la smettano col gioco dell’ipocrisia, Emiliano non giri la testa dall’altra parte e dia risposte a queste attività e a questi lavoratori, che meritano pari rispetto e dignità degli altri, avendo investito sulle autorizzazioni rilasciate dallo Stato, pagando le tasse e operando nella legalità”, conclude Damascelli.
“Dopo tre mesi di game over e senza alcuna certezza per il futuro – continua – il comparto vive una situazione insostenibile che mette in ginocchio migliaia d’imprese e a rischio decine di migliaia di posti di lavoro”.
“Quest’attesa ad oltranza del via libera alla riapertura dei centri legali – commenta il consigliere Fi – non fa altro che favorire il gioco illegale. Non si capisce il perché di questa discriminazione, fatti salvi i necessari adeguamenti per garantire il distanziamento sociale, con tutte le misure e i dispositivi anti contagio del caso”.
“Si potrebbe tornare a giocare in sicurezza, ma l’autorizzazione a riaprire non arriva. Intanto gli operatori sono allo stremo, costretti a sostenere gli onerosi costi fissi di affitti, bollette e licenze, a fronte di entrate azzerate. Il rischio è che molti non riaprano più, lasciando a casa migliaia di lavoratori. Governo e Regione la smettano col gioco dell’ipocrisia, Emiliano non giri la testa dall’altra parte e dia risposte a queste attività e a questi lavoratori, che meritano pari rispetto e dignità degli altri, avendo investito sulle autorizzazioni rilasciate dallo Stato, pagando le tasse e operando nella legalità”, conclude Damascelli.