Gestione Piscina Comunale di Ruvo di Puglia: due rinviati a giudizio per turbativa d'asta
Turbativa d’asta è l’accusa con cui, questa mattina, Rossella Volpe, gup del Tribunale di Trani, ha rinviato a giudizio Fabio Frandi, amministratore di Fiorentina Nuoto, e il leccese Angelo Gargasole, direttore tecnico e rappresentante legale dell’Adriatika Nuoto, la società che gestisce la Piscina Comunale di Ruvo di Puglia.
Secondo quanto emerso dalle indagini condotte dal Nucleo di Polizia Tributaria della Finanza di Bari e coordinate dal Pm Luigi Scimè, sulla base della denuncia di un imprenditore concorrente, costituitosi parte civile, Fiorentina Nuoto e Adriatika Nuoto avrebbero partecipato alla gara d’appalto in forma di Associazione temporanea di imprese, basandosi sui requisiti della prima, che possiede, tra l’altro, il titolo di Campione d’Italia di pallanuoto maschile e può contare su commissari tecnici di rilevanza nazionale. Tuttavia, il contratto di gestione della piscina sarebbe stato sottoscritto solo dalla Adriatika, all’epoca società neocostituita che non possedeva i requisiti necessari per partecipare all’appalto.
Inoltre, è stato accertato che Adriatika Nuoto, sino alla fine del 2015, non ha versato al Comune di Ruvo di Puglia i canoni dovuti per l’utilizzo dell’impianto, chiedendo che fossero compensati con i lavori di straordinaria e urgente manutenzione effettuata nella struttura.
Quindi l’associazione temporanea di impresa con la Firenze Nuoto sarebbe stata solo un “mezzo fraudolento” per consentire all’Adriatika di vincere l’appalto.
Il processo, in composizione monocratica, avrà inizio il 14 febbraio a Trani. Il Comune di Ruvo di Puglia, costituitosi parte civile, sarà rappresentato dall’avvocato Vincenzo Bovio di Corato, e sta attentamente esaminando la possibilità di far valere l’eventuale nullità del contratto stipulato nel 2011 con la Adriatika Nuoto.
(Fonte “La Gazzetta del Mezzogiorno”)
