Genitori e insegnanti: «La “San Gerardo Maiella” non sia chiusa!»
«La scuola materna “S. Gerardo Maiella” non deve essere chiusa! Non sarebbe giusto!».
È quanto invocano insegnanti e genitori dei bimbi che frequentano la scuola di infanzia paritaria in via Scarlatti, gestito dalle Suore Gerardine da decadi.
Essi temono che la struttura chiuda a causa del calo vertiginoso di iscrizioni dovuta a un incremento della retta, in linea, a dire il vero, con quelle applicate in altre strutture paritarie e alla diffusione di alcune voci sull’applicazione di sistemi educativi rigidi.
«Non siamo rigidi – spiega suor Andreina Izzo, una delle insegnanti impiegate presso la scuola di infanzia – ma alla tenerezza noi uniamo anche l’autorevolezza – che non è violenza – naturalmente commisurata all’età dei nostri piccoli alunni. Qualche genitore ha fatto interrompere la frequenza durante l’anno per un incremento della retta non molto alta, a dire il vero, per i servizi che offriamo. Lo comprendo, anche se questo ha condotto a una riduzione delle iscrizioni. Da 25 bimbi, siamo passati a 14 e ora a 12».
Suor Andreina è desolata. La incontro in un’aula dell’istituto, colorata, con i piccoli tavolini, un televisore per guardare cartoni in lingua inglese – «lo studio ludico della lingua è uno dei nostri fiori all’occhiello» – disegni alle pareti, piccole preghiere, un pianoforte e giocattoli, indispensabili nella formazione e nell’educazione che “è una cosa di cuore”, come si legge sulla porticina di ingresso alla Scuola di infanzia dedicata al Santo Protettore delle mamme e dei bimbi.
La domenica precedente il Carnevale, nell’auditorium è stata organizzata una divertentissima festa in maschera tra coriandoli, clown e spettacoli a cui hanno partecipato bimbi e genitori.
«Il rischio di chiusura è stato corso quest’anno– prosegue suor Izzo – ma la Madre Generale, grazie anche alle insistenze dei genitori, ha consentito il prosieguo dello stesso. Tuttavia c’è l’incognita per il prossimo anno scolastico, 2018-2019. Se non raggiungiamo un numero sufficiente di iscrizioni, per noi è finita. E sarebbe un peccato visto che uno dei miei sogni sarebbe anche quello di ospitare un micronido».
Attualmente la scuola d’infanzia ospita bimbi di età compresa tra i 2 anni e mezzo e i 5 anni. Bimbi entusiasti di frequentare quelle piccole aule. Come confermano alcuni genitori.
Paola, mamma di Maria Chiara di 3 anni, dice: «Mia figlia è felice di venire qui: ogni giorno mi fa un racconto interessante di quello che ha fatto. Come insegnante, noto i progressi che ha fatto nel linguaggio, nelle relazioni con gli altri e questo conferma che ho fatto la scelta giusta. Qui i bimbi, grazie a un’autorevolezza che diventa amore, imparano la buona educazione». Le fa eco Anna, mamma di Maria Grazia di 4 anni e lei stessa ex allieva: «Sono soddisfatta dei progressi fatti da Maria Grazia in ogni ambito. Mi piace poi che i pasti siano preparati “in loco”». Giovanni, papà di Leonardo di 3 anni: «L’ambiente è familiare e pieno di amore, ricco di stimoli. Sono soddisfatto», mentre aggiunge Rita, mamma di Samuele di 4 anni e mezzo: «Sono soddisfatta per le ottime basi che sta fornendo a mio figlio. Tra l’altro ogni domenica ricorda a tutti noi di andare a Messa: dove si è visto un bimbo che dice questo?». Ancora Daniela, mamma di Angelo Pio di 3 anni: «A mio figlio piace molto frequentare l’asilo e io sono soddisfatta per il loro essere presenti». Infine Mirella e Nicola, genitori di Rebecca di 2 anni: «Ci piacciono la metodologia di insegnamento, molto innovativa e ci piace la cura per l’igiene negli ambienti. Molto contenti anche perché la nostra Rebecca non vuole mai andare via da scuola». Esperienze positive a giudicare da queste testimonianze.
Al termine dell’intervista, suor Andreina mi confida: «Vedo la mano del Signore in questo difficile momento. Non è la prima volta, infatti, che registriamo cali di iscrizione, sia pure non di questa portata. Tuttavia ce l’abbiamo sempre fatta. Spero che anche questa volta il Signore ci aiuti».