GELATE 25 MARZO E 1 APRILE: FORZA ITALIA PROPONE DI RICHIEDERE LO STATO DI CALAMITA’ NATURALE
In una nota presentata quest’oggi al Sindaco di Ruvo di Puglia Pasquale Chieco, i consiglieri comunali di Forza Italia, Mariatiziana Rutigliani, Antonello Paparella e Orazio Saulle, hanno chiesto di procedere alla ricognizione e successiva richiesta dello stato di calamità naturale alla Regione Puglia per le gelate dei giorni 25 marzo e 1 aprile 2020 che hanno determinato evidenti danni ai prodotti e alle piantagioni agricole.
Nella nota in parola si evidenzia come l’improvvisa ondata di gelo che ha colpito il nostro territorio nelle suddette giornate abbia causato gravi ed evidenti danni a diverse colture dell’agro: alberi da frutto, primizie come piselli e colture orticole come carciofi, patate, cicorie e asparagi, ma anche a mandorleti, ciliegi, albicocchi e vigneti di uva da tavola e da vino.
Tale situazione, si legge, ha causato gravi conseguenze sia sul fronte della produzione, con ingenti perdite di prodotto, sia dal punto di vista occupazionale, con riduzione delle giornate lavorative, con evidenti ripercussioni negative sull’economia cittadina.
Per tale ragione, nella nota in parola, i predetti consiglieri hanno invitato ad effettuare nel più breve tempo possibile una ricognizione del territorio assieme ai rappresentanti del mondo agricolo. Lo step successivo sarà, poi, quello di richiedere all’Ufficio Provinciale Agricoltura della Regione Puglia i relativi sopralluoghi da parte dei funzionari preposti, al fine di riscontrare le critiche situazioni delle colture agricole danneggiate dalle gelate.
La normativa vigente, infatti, stabilisce che il Ministero delle politiche agricole e forestali, previo accertamento degli effetti degli eventi calamitosi, può dichiarare lo stato di calamità naturale soltanto ove lo stesso sia stato richiesto dalle Regioni interessate che, entro 60 giorni dall’evento climatico scagionante, devono accertarne i danni e produrre la relativa deliberazione.
Altre domande come la gelata 2018 con le istanze ancora in preistruttoria ai comuni? Meglio non istigare le persone. Potrebbero arrabbiarsi veramente. Chiedete al sindaco che andò a Roma con il gilet arancione addosso come è finita? Povero mondo agricolo abbandonato da tutti. Per il coronavirus contributi per tutti meno che per gli imprenditori agricoli e per i giovani sfruttati con lavori a nero. Altro che Italia unita. Solo chiacchiere