Religione

GARA DI SOLIDARIETA’ PER SOSTENERE LA MENSA SALESIANA. L’ISTITUTO SACRO CUORE: “GRAZIE A TUTTI DI CUORE”

E’ iniziata una grande gara di solidarietà… di aziende e privati che contribuiscono con tanta generosità perché non manchi un pasto al giorno alle persone sole e indigenti che quotidianamente si rivolgono al servizio mensa cittadino.

La Mensa è un servizio che le suore salesiane dell’Istituto Sacro Cuore di Ruvo offrono già da 5 anni ai poveri della città, grazie alla collaborazione di tanti volontari di diverse età.
C’è chi raccoglie le eccedenze di pane, frutta e verdura, chi cucina, prepara, riordina e distribuisce… ma c’è anche chi dona con generosità beni di prima necessità perché il pasto da asporto sia completo, anche in tempi in cui mancano i contributi di progetti finanziati.
Davvero in tanti sembrano aver compreso quanto ci dice Papa Francesco nel messaggio per la Giornata Mondiale del povero che abbiamo celebrato da poco:
“Tendere la mano al povero” fa scoprire, prima di tutto a chi lo fa, che dentro di noi esiste la capacità di compiere gesti che danno senso alla vita
Quante mani tese si vedono ogni giorno! 
Purtroppo, accade sempre più spesso che la fretta trascina in un vortice di indifferenza, al punto che non si sa più riconoscere il tanto bene che quotidianamente viene compiuto nel silenzio e con grande generosità. 
Accade così che, solo quando succedono fatti che sconvolgono il corso della nostra vita, gli occhi diventano capaci di scorgere la bontà dei santi “della porta accanto”, «di quelli che vivono vicino a noi e sono un riflesso della presenza di Dio» ma di cui nessuno parla. Le cattive notizie abbondano sulle pagine dei giornali, nei siti internet e sugli schermi televisivi, tanto da far pensare che il male regni sovrano. Non è così. Certo, non mancano la cattiveria e la violenza, il sopruso e la corruzione, ma la vita è intessuta di atti di rispetto e di generosità che non solo compensano il male, ma spingono ad andare oltre e ad essere pieni di speranza.(Papa Francesco)
 
E non si tratta di semplice solidarietà… sono gesti che si  colorano di Vangelo, diventano gesti d’amore, di carità cristiana, perché in chi ha bisogno, riconosciamo il volto e la voce del Signore Gesù che ci ripete: “Avevo fame e mi hai dato da mangiare!”
E pertanto non può essere un impegno facoltativo, ma è una condizione per riconoscere l’autenticità stessa della che professiamo.

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