“Funkattivo”, il videoclip contro la violenza sulle donne firmato dalla regista Agnese Correra
Cinema raffinato e sofisticata musica jazz insieme per denunciare la crudele violenza sulle donne che miete vittime ogni anno e che solo un cambiamento di mentalità e l’efficace azione della politica possono ridurre. E l’Arte dà il suo contributo, cercando di risvegliare le coscienze di tutti.
E’ online il videoclip FUNKATTIVO, di Elisabetta Guido, dall’omonimo singolo di sua composizione, estratto dal suo nuovo album “The Good Storyteller”, edito da Koinè by Dodicilune Records, Distribuzione I. R. D.
La regia è firmata da Agnese Correra, regista e sceneggiatrice, promessa del cinema che opera tra il Salento, la Spagna e la Francia, che Ruvo di Puglia ha avuto il piacere di accogliere in occasione della presentazione del documentario “Vino su Tela – L’arte enoica di Arianna Greco” , in cui uno dei protagonisti d’eccezione è il Nero di Troia Grifo della neo “La Cantina di Ruvo di Puglia” già Cantina Cooperativa della Riforma Fondiaria Crifo.
Il brano è tratto da una storia vera di violenza, sia fisica che psicologica, sulle donne. L’interprete, Elisabetta Guido, narra della presa di coscienza di sé e del rinnovato amore per sé stessa di una donna vittima del narcisismo sadico manipolatore del suo uomo, freddo e totalmente incapace di autentica empatia, che la priva di ogni slancio di vitalità, avvilendola fisicamente e psicologicamente.
La donna, fragile vaso di creta, con ferite sul suo bel volto – ma qui la bellezza trascende la fisicità coinvolgendo la luminosità e la forza interiore – si guarda, un giorno, allo specchio e decide di fuggire nel momento in cui si rende conto dell’abisso in cui sta scivolando.
I due protagonisti, uomo e donna, sono interpretati da Damiano Perrons e Flavia Mancinelli. Protagonista d’eccezione è Elisabetta Guido, alter ego della donna, la sua “mente sana” che la esorta ad ascoltarla e a riconquistare sé stessa.
Non è lei la persona fragile, insignificante, meschina ma è lui, il “narciso” che lei “inconsapevolmente nutriva”, rendendola complice del suo stesso annientamento. Ma quando la donna, ogni donna crede in sé stessa, non si lascia ingannare dalla “parodia” dell’amore.
Toni freddi che diventano grigi nell’acme della violenza, atmosfere eleganti e sontuose, come tale appare l’amore, la “parodia” dell’amore, all’inizio della storia, dove lui è affettuoso, dolce. La Correra ha reinterpretato con finezza e acume la devastazione che avviene nella donna, vittima di violenza, che diventa fragile vaso di creta. Ma è veramente lei fragile?
Il videoclip è coprodotto dalla stessa Correra e da Abac Digital Studio di Andrea Baccassino, e vanta anche la presenza di Angelo Troiano (Premio “David di Donatello” 2015 per i cortometraggi con Mediterraneo Cinematografica) nel ruolo di Direttore di Produzione.
La fotografia di Stefano Tramacere, il montaggio di Marco Cataldo e gli effetti speciali di Antongiulio Martina arricchiscono il videoclip di atmosfera, cura del particolare e stile.
Una menzione speciale va a tutti gli altri componenti della troupe che hanno brillantemente collaborato per la riuscita del progetto: Paola Rizzo (trucco e parrucco), Roberta Stifini (trucco), Diego Silvestri (elettricista); allo sponsor Consorzio Produttori Vini Manduria e alla preziosa collaborazione di Fondonatura, Palazzo Tamborrino Cezzi, Famiglia Tuccari, Bar Miramare Porto Cesareo e IncynchLab Lecce.
Il brano è, invece, suonato nel cd da Elisabetta Guido stessa, autrice ed arrangiatrice del brano, alla voce, dal grande Roberto Ottaviano al sax soprano, da Danilo Tarso al piano Rhodes, da Stefano Rielli al basso elettrico e da Francesco Pennetta alla batteria.