“Fulget dies” a Ruvo di Puglia: due bis per la Junior Band. Questa sera Ensemble S.M. Galilei/Massari e Complesso Bandistico Atellano
Sotto un cielo illuminato dalla luna, nascosta a tratti da nuvole non minacciose, ieri sera, sul Sagrato della Cattedrale, si sono esibiti, nell’ambito del “Talos Festival Anteprima”, i musicisti della Junior Band del Conservatorio “Niccolò Piccinni” di Bari, nata, nell’anno accademico 2014/2015, grazie alla visione lungimirante dei Maestri Donato Semeraro e Giuseppe Scarati. «Un progetto che, adesso, coinvolge la classe dei fiati, – affermano – ma speriamo che presto si estenda a tutte le altre classi». Tra l’altro, il Conservatorio barese potrà, molto probabilmente, usufruire dell’Auditorium, in cui potranno trovare espressione i progetti.
«Suonare insieme, suonare in orchestra – chiosa il Maestro Pino Minafra, fondatore e direttore artistico del Talos Festival – è una scuola di vita. Lo ha dichiarato anche il Maestro Riccardo Muti, secondo il quale chi sa suonare in un’orchestra, sa stare in società». Stare in orchestra, secondo il vulcanico trombettista, significa assecondare anche l’altro che è accanto, non prevaricare con i propri suoni a rischio di rovinare l’intera melodia e vanificare il lavoro altrui.
«Non immaginate tutte le pastoie burocratiche da cui ci si deve liberare per fare uscire queste realtà dai luoghi. E questo avviene solo se si incontrano persone di larghe vedute, dagli orizzonti ampi» prosegue il Maestro.
«Inoltre, – aggiunge il Maestro Livio Minafra – questi laboratori dove si promuove il talento dei giovani musicisti, sono anche luoghi di autoproduzioni, di sperimentazioni».
Il concerto si apre con “Funny Life”, opera del Maestro Semeraro, che dirige la giovane Band, vincitrice, nel 2016, della venticinquesima edizione del Festival Internazionale “Zlota Lira” di Rybnik, in Polonia.
Il brano è un inno all’adolescenza, ai miti della primissima gioventù, ed ecco che il sagrato è invaso da performer d’eccezione: gli studenti dell’Università della Terza Età. In una performance diretta e coordinata dal Maestro Giulio De Leo della Compagnia “Menhir”, i danzatori hanno lasciato che parlasse, con movimenti leggeri, l’eterno fanciullino in noi.
Si prosegue con la trascrizione di Semeraro del “Konzertstück” di F. Mendelssohn-Bartholdy per clarinetti solisti e cento musicisti. «Le trascrizioni e le opere originarie sono a disposizione di tutti i musicisti. Quando uno di essi sarà pronto, si cimenterà nell’opera più congeniale» sottolinea Semeraro.
Infatti, i brani che prevedono gli assoli non appartengono solo ad alcuni, ma sono patrimonio di tutti.
Un’altra produzione originaria del Maestro Semeraro è “Cantus” per corno. Dopo “Menhir” di Filippo Ledda, c’è “Samhain”, il “Capodanno Celtico”che coincide con il nuovo anno accademico del Conservatorio barese. Entusiasma l’esecuzione per sax solista (Celeste Ludovico) e orchestra della “Fantasia” di Smith. Un’esecuzione che lascia a bocca aperta un giovanissimo mio vicino di ascolto: la giovane promessa sassofonista Vincenzo Di Gioia dell’Apulia’s Junior Band.
Seguono “A Rota Libera”, suite dedicata al Maestro Nino Rota, la misteriosa “Challenger Deep”, la mediterranea “Terpsichore”, opera del Maestro Semeraro dedicato alla dea della danza e la potente “Fulget Dies”, sempre del Maestro, per voci e orchestra, osannata in Polonia.
Tra gli ospiti, anche Aldo Patruno, direttore regionale del Dipartimento Cultura, che ha lodato «la buona alleanza tra istituzioni e cultura. Questo è un vivace esempio di contenuti che escono dai contenitori».
Il concerto si conclude con due bis: la riproposizione del “Fulget Dies” e l’Inno di Mameli.
Oggi, l’anteprima prosegue presso l’ex Convento dei Domenicani, alle 18.00, con la proiezione del corto “Tama Kelen – Il viaggio che insegna” del regista ruvese Michele Pinto e il concerto, alle 20.00, sul sagrato della Cattedrale, dell’Ensemble della S.M. “Massari/Galilei” di Bari e il Complesso Bandistico Atellano.
Da domani, ha inizio il segmento internazionale della rassegna jazzistica ruvese. Per informazioni su costo dei biglietti e abbonamento, consultare il sito www.talosfestival.it.