FRANCESCO DI PALO: “MANCANZA DI TATTO E RISPETTO FARE UNA MANIFESTAZIONE NEL GIORNO DELLA MADONNA DEL CARMELO”
“Nel corso della presentazione del restauro della splendida statua del Cristo in orazione nell’orto di Filippo Altieri (1674), ho colto sconforto e profonda frustrazione, sconcerto ed anche irritazione, dei confratelli e devoti del Carmelo per la coincidenza – è la prima volta che ciò accade – di un evento spettacolare di nuovo conio, che nulla ha da spartire con la secolare celebrazione”, a scriverlo è Francesco Di Palo, storico e cultore ruvese.
Tale riflessione fa il paio con l’appello dell’Arciconfraternita del Carmine che ha ribadito a gran voce che la processione del 16 luglio prenderà il via regolarmente.
“Un insieme di iniziative – commenta Di Palo – che si svolgerà in contemporanea con la processione tradizionale. Un corteo storico che intende rievocare i moti del 1799 (manco quelli napoletani di Masaniello che pure ebbero luogo proprio al Carmine a Napoli nel luglio del 1647). Trovo la cosa offensiva delle tradizioni avite e del sentimento religioso dei ruvesi. Autentica mancanza di rispetto. Se volete: una vigliaccata. Questa prima edizione organizzata dal Centro Studi Cultura et Memoria ampollosamente patrocinata da Parco dell’Alta Murgia, Pro Loco, Consiglio Regionale della Puglia, Teatro Pubblico Pugliese, Consorzio per la Cultura, avallata con le dovute autorizzazioni dalla Civica Amministrazione, segna mancanza di tatto e rispetto”.
“Qui non si tratta di rivendicare alcun laicismo, pluralismo e libertà d’espressione, ma di rispettare i ritmi e le tradizioni secolari di una comunità – che ovviamente possono anche non essere condivisi e graditi – perché non siano soverchiati dagli effimeri scoppiettii di confuse e raffazzonate iniziative della ultima ora, che mai diventeranno tradizioni di Ruvo… le tradizioni sono ben altra cosa del temporaneo quanto spicciolo e sbracato consenso, perché hanno il respiro lungo della storia, quella vera che è impressa nel vissuto individuale e collettivo. Si poteva scegliere un’altra data… non è stato fatto, ritengo più per sciatteria che intenzionalità; il che è anche peggio. Credo che tutti i protagonisti in negativo di questa roboante kermesse, dovrebbero chiedere scusa e magari provare un minimo di vergogna perché a Ruvo, il 16 luglio, si festeggia la Madonna del Carmine. Da secoli…e prima ancora del 1604”, conclude Di Palo.