Fornelli a gas o elettrici: quali scegliere per risparmiare
L’instabilità geopolitica, che ha caratterizzato l’Europa a partire da febbraio 2022, ha avuto come conseguenza diretta e immediata l’innalzamento dei prezzi di molte materie prime. In particolare, l’energia è quella che ha subito gli aumenti più significativi che si sono tradotti in incrementi di prezzo sia sui ben di prima necessità sia sulle bollette di energia elettrica e gas per uso abitativo.
Di seguito analizzeremo in dettaglio la risposta alla domanda che molti consumatori si pongono, ovvero se conviene ancora utilizzare il gas per cucinare o conviene passare alla cottura ad induzione che si basa sull’energia elettrica.
Consumi a confronto
Le misure del governo per lo smart working per alcune categorie di lavoratori e l’evoluzione di molti contesti aziendali che privilegiano l’alternanza tra ufficio e casa, ha incrementato il tempo di utilizzo della cucina rispetto agli anni passati. La maggior parte delle abitazioni in Italia utilizza il gas naturale sia per la cucina che per il riscaldamento dell’abitazione, questo deriva storicamente dal fatto che il gas era molto più economico dell’energia elettrica e presentava indubbi vantaggi in entrambi i campi.
Il gas in cucina non è molto efficiente, questo perché, essendo a fiamma libera e non avendo un sistema di contenimento dell’energia, permette la dispersione di buona parte del calore prodotto. Da misure effettuate infatti, su un fornello di medie dimensioni, almeno il 50% del calore prodotto viene disperso nell’ambiente. Il principio di funzionamento di un piano a induzione, sfruttando il contatto tra il piano e la pentola, permette la concentrazione dell’energia dove avviene effettivamente lo scambio elevando questo rendimento fino al 90%.
Se volessimo calcolare il costo di un pasto, un piano a induzione consuma in media circa 1,5Kw/ora con 3 fornelli accesi e per semplicità consideriamo un ora per preparare il pasto; avremo quindi, al costo attuale di circa 36 cent/KW un costo per pasto di circa 54 centesimi di euro.
Per il fornello a gas, considerando che un metro cubo di gas ha un potere riscaldante equivalente a 10,7 KW e che, come già detto, ne viene sprecato il 50%, avremo un potere riscaldante equivalente di 5,35KW. Quindi per avere l’equivalente di 1,5KW del piano a induzione servirebbero 0,28 metri cubi di gas.
Al prezzo attuale di circa 1,25 euro al metro cubo si tradurrebbe in 35 centesimi di euro.
Alla prova dei fatti, la cottura a gas resta ancora più conveniente della cottura elettrico, anche perché devono essere anche considerati sia i costi del fornello a induzione, che sono molto più elevati di un piano cottura a gas, sia degli eventuali adeguamenti dell’impianto elettrico in caso di installazione in cucina di un fornello da più di 2KW che potrebbe creare problemi di carico all’impianto elettrico di casa.
In tal senso, per cercare di tagliare i costi in bolletta in un modo più rapido, un’idea potrebbe essere quella di abbassare le tariffe pagate per l’energia, passando a fornitori di energia del mercato libero come, ad esempio, VIVI energia, un operatore che presenta diverse opzioni per risparmiare e che allo stesso tempo è molto attento al tema sostenibilità. Infatti, abbandonando il mercato tutelato, si può avere l’opportunità di avere meno uscite alla fine del mese per quanto riguarda le spese energetiche; soldi che potrebbero essere sfruttati per altro o che semplicemente potrebbero essere messi da parte per far fronte ad eventuali emergenze.