FINO AL 20 LUGLIO INTENSA ONDATA DI CALORE, IL METEOROLOGO BARILE SPIEGA IL PERCHE’
A cominciare da oggi, ma in maniera assai più significativa nei prossimi giorni, un vasto promontorio di origine subtropicale (anticiclone nordafricano) interesserà in maniera più diretta anche le regioni del medio-basso versante adriatico e quindi la Puglia, con valori massimi di 40°C o poco più attesi nelle zone interne pianeggianti lontane dalle coste.
Il meteorologo terlizzese Francesco Paolo Barile, spiega le origini, le cause e la durata di questo periodo: “Il sollevamento e l’espansione di questa temuta figura alto-pressoria è coadiuvato anche dall’innalzamento del fronte intertropicale sul comparto occidentale dell’Africa sub-sahariana. I valori diurni – ma anche quelli notturni – raggiungeranno picchi elevati perchè ad agire sono una molteplicità di fattori che provo ad elencare e spiegare brevemente ma che potete ritenere validi ogni qualvolta sentirete parlare di un’ondata di calore causata da un anticiclone di matrice subtropicale (che si forma o staziona normalmente tra i 23°N del Tropico del Cancro ed i 37°N di latitudine”.
“Il trasporto di aria calda e secca – ribadisce Barile – proveniente dall’entroterra algerino e marocchino (montagne dell’Atlante e deserto del Sahara) riscontrabile dalle carte già alla quota di circa 1500 metri (ritenuta atmosfera libera) è la risultante di un flusso sud-occidentale innescato da un’area a pressione più bassa presente tra il vicino atlantico e le isole britanniche. Tale configurazione (e annesso flusso) resterà pressochè stazionaria per almeno tutta questa settimana”.
“Alla combinazione dei fenomeni fisici naturali – sottolinea il meteorologo – già di per sè estremamente sfavorevole, si aggiunge la componente antropica, ovvero il calore prodotto, accumulato e mal riemesso dai centri urbani (edifici, strade, superfici cementificate, autoveicoli con motore termico, sistemi di condizionamento, industrie, etc…) e le concentrazioni localmente maggiori di gas ad effetto serra. Tali fattori peggiorativi agiscono in modo particolare nelle ore serali e notturne quando nelle città la temperatura potrebbe essere anche di 4-6°C superiore a quella che si registra nelle zone di campagna o alberate. Una differenza enorme che nelle “notti tropicali” può portare il centro abitato a stare ben al di sopra della soglia dei 25°C (se non 30°C) comportando elevato disagio fisico fino a malori e morti premature”.
“Una durata – conclude Barile – presunta di 7-9 giorni. La prima fase con picco atteso giovedì sarà intervallata da una leggera flessione, la seconda – probabilmente ancora più intensa – ci coinvolgerà nel week-end e fino a martedì 18 luglio. Ebbene sì, seppur con una certa cautela, la modellistica numerica comincia a mostrare degli scenari probabilisticamente praticabili a partire dal 19-20 luglio. Nel ventaglio di soluzioni c’è un’attenuazione dell’onda di calore (almeno 5°C in meno) od un guasto consistente con l’ingresso di una saccatura atlantica che sarebbe in grado di riportare i livelli termici in media ma anche temporali intensi. La distanza temporale non consente al momento di tracciare una linea di tendenza affidabile però a titolo di conforto possiamo dire che dal 20 luglio il peggio dovrebbe essere alle spalle”.