FINISCE L’AVVENTURA PLAY-OFF DELLA TECNOSWITCH

Inevitabilmente le ultime curve del viaggio portano dinanzi alla tua vista il film dell’intera stagione. Quando si chiude il cammino, ci si guarda alle spalle per comprendere quello che è stato fatto. Macinati chilometri e chilometri alla ricerca del miglior posizionamento play-off e poi per provare a gettare il cuore oltre l’ostacolo. E anche dinanzi a una sconfitta, si può esultare per un cammino che ha visto la Tecnoswitch tra le società caparbie a puntare sui giovani: 1999, 2000 e 2001. Formali e farli giocare, poi si sa, si pecca di gioventù e bisogna fare esperienza prima di consacrarsi a livelli altissimi. Ruvo c’è e c’è sempre stata. Momenti difficili contro le prime della classe, poi una serie di filotti che hanno regalato aria di alta classifica alla squadra biancoazzurra. Tanti movimenti di mercato, per trovare l’equilibrio giusto che ha fatto spiccare il volo a questa squadra. Poi nel momento più bello, è arrivato il Covid: tre settimane anomale, quarantena obbligatoria e la stagione che di fatto è stata compromessa. Giocare quattro gare in dieci giorni prima dell’inizio dei play-off ha regalato ai ruvesi la gioia del quarto posto, ma consegnato ai play-off una squadra fortemente provata. Di fronte un avversario solido che gioca una pallacanestro pulita, con Tassinari e Verri asse di un collettivo fatto di giovani tenaci. Il fattore campo saltato in gara-1 ha complicato la serie inevitabilmente. Ci hanno provato i ragazzi fino all’ultimo, hanno anche avuto la tripla per far saltare il banco in gara-4: ma alla fine applausi per tutti e viaggio che continua per la Rucker Sanve.