Fiat “Luci e Suoni d’Artista” a Ruvo di Puglia
Ci vuole audacia e coraggio per vivere nella vertigine del mondo e (ri)trovare il proprio equilibrio.
E’ la lettura che do all’installazione in legno, decorata di luce, che adorna Piazza Matteotti: una sottile asse di legno su cui è possibile camminare, cercando di mantenere l’equilibrio, ritrovando il coraggio di essere fanciulli – per gli adulti – e invitando i più piccoli ad avere coraggio nella vita, anche quando il cammino è difficoltoso.
Questo, alla fine, è il messaggio di “Luci e Suoni d’Artista 2017 – La vertigine e l’equilibrio”, la seconda edizione del progetto del Comune di Ruvo di Puglia, in collaborazione con GiovanIdee Forum di Ruvo di Puglia e Ruvo Solidale, Pro Loco UNPLI Ruvo di Puglia, Ascom Confcommercio di Ruvo di Puglia, Comitato Feste Patronali e la Capagrossa Coworking, inaugurata ieri sera in Piazza Matteotti con la musica propiziatoria scaturita dai singolari strumenti del Bembé Percussion Ensemble. Musica che è stata protagonista qualche ora prima con la break dance della Scuola Vivo Latino.
Funamboli in rete metallica, che camminano su fili colorati, in bilico, alla ricerca di un equilibrio, figure che giocano tra le illuminazioni architetturali di Leandro Summo, Gaetano Corriere e Domenico Testini, figure che sbirciano dalla sommità di Palazzo Avitaja e di Palazzo Melodia, timorosi e curiosi di entrare nel mondo e di sentirne la vertigine, sedute in legno e aiuole da cui spuntano alberi di ulivo, simbolo di pace. E, su tutti, l’ologramma di Talos, il gigante forgiato dalla mente e dalle mani di mitologici ingegneri e fabbri.
Il progetto di Vittorio Palumbo, direttore artistico anche di questa seconda edizione è nato dalle mani e dalle menti di una comunità i cui volti, in bianco e nero, sono ritratti nella mostra fotografica urban style “Playing People” di Angelo Di Gioia, Donato Anselmi, Domenico Mastandrea, Marco Volpe dell’Associazione Màdó, che adornano il pannello del trentennale cantiere di Palazzo Ruta, in via Alcide De Gasperi.
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Quando tutte le installazioni hanno preso vita, un coro di meraviglia si è levato, liberando Vittorio Palumbo dalla tensione palpabile che lo avvolgeva prima che tutto avesse inizio. Soddisfatti per quello che una comunità ha generato anche il sindaco Pasquale Chieco e l’assessora alla Cultura Monica Filograno, i quali hanno invitato tutti a godere della vertigine del mondo, a sentirsi orgogliosi di essere parte attiva di un processo di bellezza. Orgogliosa ed entusiasta è anche l’assessora alle Politiche Sociali Monica Montaruli per l’apertura della Casetta “Relazioni”, gestita dagli studenti del Ciofs/Fp di Ruvo di Puglia e punto di incontro tra cittadini, associazioni, amministrazione nel costruire la rete di relazioni solidali. Le associazioni che hanno aderito sono Ali di Scorta, Fratres, L’Ala di Riserva, Comunità CASA, NoiXVoi, Istituto Sacro Cuore, Scout, Un mondo di Bene, Università della Terza Età, Associazione Alzheimer, Associazione Con.Te.Sto, ACR.
Da Piazza Matteotti parte una nutrita carovana che si ferma a Piazza Menotti Garibaldi dove sono illuminati i pesci al cospetto di una citazione di Italo Calvino tratta da “Le città invisibili”.
Poi tutti diretti a Palazzo Spada dove Giada Di Gennaro, Federica Paparella, Gaia Pertuso, Nicla Summo e Daniela Testini, con il poliedrico attore Livio Berardi e le musiche di Dino Martinelli, nello spettacolo “Infernal Balance”, hanno dato vita al Canto V dell’Inferno di Dante, al canto di Paolo e Francesca, travolti dal vortice della passione, come foglie, che trovano equilibrio, nell’amore.
Da Palazzo Spada, si giunge a Piazzetta Fiume dove il Maestro Livio Minafra, nelle eleganti vesti del direttore d’orchestra ha diretto la “prima” delle Campane Lampanti, luci interattive sonore lambite dai movimenti della danza buto di Mimma Di Vittorio. Il concerto propone le improvvisazioni mistiche di Olivier Messiaen che individuò l’accordo effetto vetrata con otto suoni che mutavano a seconda degli spostamenti del sole: questo mentre suonava l’organo nella parigina chiesa gotica di Saint-Trinité.
Poi, sotto i dervisci rotanti di Beatrice Mazzone, in contatto mistico con Dio, la carovana di percussionisti e cittadini giunge in Largo Cattedrale dove il danzatore aereo Nico Gattullo ha reso omaggio all’evento e a tutti con lo spettacolo “Lux”.
Alla fine del grande rito di accensione delle installazioni, molta gente percorre le viuzze e le piazze del centro storico, immortalando i rinnovati strumenti musicali di Piazzetta Le Monache, gli stormi di uccelli migratori – ritornati – che giungono da Corso Cotugno verso la Piazza e i fenicotteri di legno e luce dei Laboratori Tanè e le sfere di legno di “Sinapsi”, l’installazione dei Laboratori di Architettura Naturale di Francesco Poli, che illuminano via Boccuzzi come le stelle di un cielo di Van Gogh o la grande installazione pluritriangolare che fa pensare a una montagna o a una flotta di velieri.
Un Eden polisemantico, dove ogni creatura assume per ognuno diversi significati. Ed è questa la bellezza di un’opera come “Luci e Suoni d’Artista”.
(Foto di Veronique Fracchiolla)