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Festeggiata la riapertura della “Bovio”. Il sindaco Chieco: «Bambini, abbiatene cura»

Tonalità pastello con predominanza di verde, il colore del rigoglio e della speranza mai persa di ritornare in Largo Di Vagno, caratterizzano gli interni della scuola primaria I Circolo Didattico “Giovanni Bovio”, ristrutturata, resa più efficiente dal punto di vista energetico e soprattutto più sicura.

Fatta eccezione per la palestra, in attesa di essere sgomberata da suppellettili scolastiche  e altri piccoli lavori,  la sede storica della Bovio accoglierà da domani allievi, docenti e personale scolastico.

Un evento che è stato salutato, dopo il doveroso taglio di nastro,  con una danza e il canto “Grazie”, a cura degli alunni, in una trasformata Aula Carrante dove l’antico banco di legno in un angolo non contrasta coi giochi di luce cangiante della sala.

Ricordiamo che sin da luglio 2016 l’edificio, progettato dall’ingegnere ruvese Egidio Boccuzzi ai primi del Novecento, è stato  interessato da lavori di adeguamento degli impianti di sicurezza e antincendio, di efficientamento energetico e manutenzione straordinaria, di miglioramento della sicurezza antisismica. I lavori sono stati diretti dall’architetto Mariangela Ciliberti, in collaborazione con l’architetto Mario Di Puppo.

«Siamo in una bellissima e rinnovata Aula Carrante – ha esordito Giuseppe Quatela, il dirigente scolastico – per ringraziare questa Amministrazione che ha fatto scelte coraggiose, talvolta anche impopolari ma solo perché si aveva a cuore l’interesse della popolazione scolastica in termini di sicurezza. Abbiamo agito tutti con senso di responsabilità e questo grazie alla sinergia tra famiglie, scuola, amministrazione, Consiglio di Circolo e impresa (l’Ilvea Building di Altamura, ndr)».

Quatela ha ricordato l’ingresso nel tunnel della burocrazia, qualche momento critico dovuto all’esasperazione per i disagi – ma si sono evitate azioni eccessive. Alla fine l’armonia di intenti è prevalsa. «Un grazie va ai maestri e ai collaboratori scolastici che si sono prodigati per rendere la scuola accogliente» ha concluso.

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Dopo il commosso ringraziamento del rappresentante dei genitori del Consiglio di Circolo, è stata la volta dell’assessora alla Cultura e Pubblica Istruzione Monica Filograno che fa una proposta ai bimbi: «Ci avete donato bigliettini su cui è scritta la parola “grazie”. Vorrei che faceste quello che suggeriva un poeta. Scrivete tanti bigliettini con questa parola e conservateli in una tasca sin dal mattino. Ogni volta che dite “grazie”, nel corso della giornata, prendete uno di essi e riponetelo nella tasca vuota. A fine giornata farete un bilancio e scoprirete che nella vita ci sono tanti momenti in cui dire questa parola. Inoltre so che la notte precedente il primo giorno di scuola, nessuno dorme, soprattutto gli insegnanti. Ed è giusto che sia così perché dobbiamo essere sempre vigili  e responsabili nel formare i bambini e i giovani. Buon anno scolastico”.

Le ha fatto eco il sindaco Pasquale Chieco: «Sono un uomo felice di essere qui. Abbiamo vissuto momenti di difficile gestione ma tutto questo è stato finalizzato a garantire  la sicurezza a tutti coloro che vivono a scuola. Per questo ringrazio istituzioni scolastiche, famiglie, impresa costruttrice alla quale daremo un attestato di apprezzamento, professionisti e dipendenti del Comune, tra cui l’ingegnere Gildo Gramegna che non è andato in ferie per garantire la riapertura della scuola di Largo Di Vagno a settembre». Chieco fa poi una proposta ispirata alla gestione della cosa pubblica in altri Paesi europei: «Perché non sensibilizzare gli alunni alla cura degli ambienti, degli spazi scolastici che sono un bene comune? La scuola è vostra ed è necessario che ve ne prendiate cura, anche aiutando a pulire e a mettere in ordine». Infine, il primo cittadino ha auspicato che nella città della musica quale è Ruvo di Puglia, tra i bimbi ci siano talenti che valorizzino il genius loci.

Un forte ringraziamento, in quella che è stata anche la “Giornata della gentilezza”, è stato rivolto a tutti, a nome dei docenti, dalla maestra Anna Strippoli che ha introdotto  il poeta vernacolare Pietro Stragapede, già maestro alla Bovio per quarant’anni. Stragapede ha dedicato a tutti la poesia “La scole de la vie de Quarote”, scritta insieme ai suoi alunni e ha ricordato, con commozione, la compianta maestra Isa Cantatore alla quale ha dedicato “So stote maiestre”.

La cerimonia si è conclusa con l’ “Inno alla Bovio”, composto dal Maestro Gennaro Sibilano su parole dello stesso Stragapede, e con l’auspicio che la scuola, in generale, si trasformi in ascensore sociale e formi uomini e donne dai grandi valori.

(Foto © Ruvesi.it)

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