Attualità

FESTA DI QUARTIERE DOPO IL LOCKDOWN IN VIA ADUA, UN’ESPERIENZA DA RIPETERE

Senso di comunità riscoperto durante i duri mesi del lockdown in cui, ciascuno dal proprio balcone, ci si dava appuntamento con i vicini per sentirsi un po’ meno soli di fronte ad una realtà del tutto nuova e inaspettata. Da allora, una promessa da onorare: non appena la situazione epidemiologica lo avrebbe permesso ci si sarebbe incontrati tutti insieme per una festa di quartiere.

Come in tante altre parti di Italia, anche nel nostro paese i primi giorni di lockdown sono stati connotati da flash mob in cui, ognuno dal proprio balcone, ci si affacciava per condividere con il vicinato momenti di leggerezza, tra balli e musica. Un modo per farsi coraggio, per combattere insieme la paura, per provare ad affrontare insieme un periodo molto difficile.

Man mano che i giorni passavano e che la situazione epidemiologica si palesava in tutta la sua gravità, con contagi e decessi sempre crescenti, però, la voglia di metter musica e ballare ha lasciato, pian piano, spazio a momenti di preghiera e di raccoglimento.

E’ stato proprio in questi appuntamenti quotidiani che si è riscoperto il senso di condivisione e di comunità tra vicini. Un appuntamento che in Via Adua si è ripetuto sino a fine maggio. Poi, la voglia di mettersi alle spalle i brutti mesi vissuti, la gioia di potersi incontrare nuovamente vis a vis, la situazione epidemiologica in netto miglioramento, hanno indotto tutti gli abitanti di detta via ad organizzare la prima festa di quartiere.

Ottenute, così, le autorizzazioni necessarie per l’occupazione del suolo pubblico da parte del Comando dei Vigili Urbani, sono iniziati i preparativi che hanno coinvolto tutti, dai bimbi alle persone più anziane.

Dopo il vuoto e il silenzio dei mesi di lockdown, il quartiere è tornato a rianimarsi, a vivere. Tutti si sono adoperati per la buona riuscita dell’evento: c’è chi si è occupato di ordinare il cibo, chi di predisporre delle lucine nella strada, chi di allestire l’unico grande tavolo costruito con tronchi e materiale di scarto.

La cena, cui oltre al Sindaco Chieco hanno partecipato circa un centinaio di persone, è stata, così, un modo per ritrovarsi, per condividere momenti di ballo, per chiacchierare con vicini che prima non si conoscevano e, perchè no, per superare vecchi rancori.

La buona riuscita dell’evento ha fatto sì che in molti hanno pensato di trasformare la festa di quartiere in un vero e proprio appuntamento annuale.

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