FESTA A RUVO DI PUGLIA PER LA PROCESSIONE DI "GESU' RISORTO"
La processione di Gesù Risorto, sappiamo grazie ad una citazione su un verbale del 1927 , essere stata iniziata nel 1922 mentre era Priore il Sig. Michele Lovino, lo stesso verbale attribuisce al Sig. Luigi de Rosellis la paternità di questo progetto.
Nel 1923 viene nominata una commissione che si occuperà dell’organizzazione della processione su base d’asta di lire 300.
Il simulacro di Gesù Risorto impiegato nel 1922 era parzialmente rivestito da un drappo porpora posto sulla spalla sinistra, il braccio destro alzato in segno di saluto e benedizione, esso poggiava su una nuvola, il Cristo era circondato da 4 angeli, dietro una grande raggiera dorata simboleggiava la luce divina che si irradia sull’umanità, oggi questa statua non è più esistente.
La processione del Cristo Risorto, si snodava a partire dal mezzogiorno del sabato e non la domenica di Pasqua, essedo il sabato santo aliturgico, non si celebrava messa, pertanto si anticipava la veglia pasquale al mezzogiorno del giorno prima, scoprendo di fatto nelle varie chiese le statue del Cristo Risorto.
Pertanto visto il procedere in processione durante le ore pomeridiane e serali si faceva uso di lampade per illuminare la statua durante le ore buie.
La vecchia statua del Cristo fu sostituita con l’attuale nel 1952, la motivazione era stata quella di essere troppo succinta, di portare scandalo in quanto poco vestita, e pertanto andava sostituita.
Dopo essere stata accantonata, fu richiesta da Don Filomeno Iosca, primo rettore della chiesa dei Santi Medici.
La statua fece ritorno a San Domenico durante i primi anni settanta, in quanto il Padre Spirituale della Confraternita, Don Francesco Lorusso era seriamente intenzionato a ripristinare detto simulacro.
Don Ciccio, dovette desistere dal suo intento in quanto la statua versava in condizioni statiche abbastanza precarie e pertanto definitivamente accantonata.
La statua che oggi viene portata in processione, come già detto fu acquistata nel 1952, come si evince anche dall’ordine d’acquisto datato 10 marzo 1952 alla bottega dello scultore barese Salvatore Bruno per un importo totale di lire 46.500.
Nel particolare solo la statua è stata pagata lire 40.000, i due angeli complessivamente lire 6.500.
La statua fu acquistata quando era Priore il Sig. Cantatore Andrea.
La Confraternita ha l’onore di conclamare al popolo di Ruvo che Cristo è Risorto, San Paolo nella lettera ai Corinzi lo afferma, vana sarebbe la nostra fede se il Signore non avesse sconfitto la morte.
La processione è preceduta da un corteo di bambini che agitano festosamente bandiere con i colori italiani.
Il simulacro viene portato per le vie della città a passo sostenuto e dai balconi al posto delle lenzuola bianche che hanno accompagnato le processioni penitenziali della Settimana Santa, troviamo le variopinte coperte di seta simbolo di festa, mentre le donne dagli stessi balconi, lanciano fiori e coriandoli.
La banda suona marce allegre e composizioni militari.
La folla intanto si raduna presso i luoghi dove sono appese le Quarantane, per assistere alla fase finale del rito-spettacolo.
Opportunamente preparate e inserite nella sequenza di scherzi pirotecnici, batterie, girandole, riempite di petardi, le Quarantane fanno bella mostra di se in attesa in essere esplose al passaggio della processione.
Il rientro del simulacro avviene alle ore 12:00 dove sul sagrato della Chiesa si celebra la Santa Messa.