“FERMARE L’OCCUPAZIONE E RICONOSCERE LO STATO DI PALESTINA”, RIFONDAZIONE COMUNISTA PROPONE ODG AL CONSIGLIO COMUNALE
Nella giornata odierna abbiamo protocollato una proposta di ordine del giorno con la quale chiediamo al Consiglio comunale di impegnare la Giunta ad operarsi affinché il Governo italiano si attivi subito per fermare l’aggressione e l’occupazione in Palestina e riconosca lo Stato Palestinese entro i confini precedenti l’occupazione del ’67 e sostenga il suo riconoscimento presso le Nazioni Unite.
Ad oggi oltre cento Paesi in tutto il mondo hanno riconosciuto lo Stato di Palestina, secondo quanto previsto dalle risoluzioni delle Nazioni Unite, con Gerusalemme est quale sua capitale.
Esprimiamo in queste settimane profonda preoccupazione per il ripetersi di gravi episodi di repressione, di violazioni del diritto internazionale e di uso smisurato della forza da parte dell’esercito israeliano contro la popolazione civile palestinese.
Negli ultimi giorni si è assistito ad una durissima repressione da parte delle Forze Armate israeliane ai danni della popolazione, provocando la morte di oltre 200 palestinesi, inclusi 61 bambini, e più di mille feriti dall’inizio dei raid sulla Striscia di Gaza; i raid delle forze israeliane hanno anche provocato oltre 40 mila sfollati nel nord di Gaza, elettricità al minimo e una situazione negli ospedali critica.
La Corte israeliana ha notificato agli inizi del 2020 tredici avvisi di sfratto alle famiglie palestinesi residenti dal 1956 nel quartiere arabo di Sheikh Jarrah a Gerusalemme est. Notifica questa riconfermata lo scorso 2 maggio, con ordine di sfratto entro il 6. A ciò sono seguite le proteste dei palestinesi e l’escalation di violenza che si protrae fino a questi giorni.
I bombardamenti israeliani sulla striscia stanno causando la morte in gran parte di civili, ed hanno preso come bersagli palazzi residenziali, campi profughi e strutture dei media, come accaduto il 15 maggio con l’abbattimento del media center a Gaza city contenente gli uffici di Al Jazeera e The Associated Press.
Il proliferare delle colonie israeliane in Cisgiordania, ritenute illegali secondo il diritto internazionale e dalle Nazioni Unite, stanno stringendo i palestinesi in una morsa. Il disegno di annessione da parte del governo israeliano dei territori palestinesi occupati dal 1967,segno della ormai inconfutabile esistenza di uno stato di apartheid, è stato più volte denunciato dall’Agenzia ESCWA dell’ONU e dai numerosi rapporti dei Commissari delle Nazioni Unite, nonchè da diverse organizzazioni in materia di diritti umani.
I palestinesi da anni chiedono a gran voce la fine dell’occupazione militare, la parità di diritti tra israeliani e palestinesi nei territori dello stato di Israele e la possibilità di poter tornare nelle proprie terre.