FASE DI RILANCIO DELL’AZIONE DEL PARCO DELL’ALTA MURGIA
Aperta da una relazione del suo Presidente Enzo Lavarra la riunione ha visto la partecipazione e i contributi dei due parchi nazionali Alta Murgia e Gargano, di Dune Costiere, dei rappresentanti del Polo ionico e adriatico del Salento, del Parco urbano di Lama Balice. Relazione e discussione hanno messo a fuoco visione, obbiettivi, programmi; per elevare sempre di più il ruolo delle aree naturali protette a protagonisti di sistema del nuovo orizzonte della crescita sostenibile della intera Regione. E ciò da un lato sviluppando un partenariato più organico fra i due grandi e importanti parchi nazionali pugliesi, Alta Murgia e Gargano, con la rete diffusa di parchi regionali; dall’altro perseguendo connessione virtuosa dei parchi con gli attori e gli attrattori pubblici e privati che all’insegna della sostenibilità operano nel campo della cultura, dell’accoglienza turistica, della produzione agroalimentare e della pesca. In questo quadro sono già all’attivo fruttuose collaborazioni per esempio con il Teatro Pubblico Pugliese, con Associazioni professionali e della cooperazione agricola e della pesca, con il Progetto “Apulian Life style” della Presidenza della Regione. Mentre e‘ da rilanciare la Convezione col il Polo Museale Pugliese. Per traguardi più ambiziosi e possibili occorrono dunque più incisive relazioni istituzionali con Ministeri, Regione, Enti locali. Nel corso della riunione si è manifestato apprezzamento per gli esiti del primo incontro che una delegazione nazionale di Federparchi ha tenuto nei giorni scorsi con il Ministro dell’Ambiente Costa. E si è dato positivamente atto della volontà del nuovo Ministro di dare valore al sistema delle aree naturali protette -senza distinzione di qualità fra parchi nazionali e parchi regionali – all’interno di una nuova politica di sviluppo del Paese. In particolare vivamente attese sono le soluzioni su cui si è impegnato il Ministro prima di tutto attorno al tema delle piante organiche, (che vede i due Parchi Nazionali ma in particolare il Parco dell’Alta Murgia in grande sofferenza), al fine di superare il deficit di personale tecnico – specialistico che impedisce tuttora il pieno dispiegamento della missione propria dei Parchi. Tema a cui si aggiunge l’auspicio che la più celere nomina dei Presidenti nei nostri due Parchi nazionali avvenga secondo criteri di rigorosa osservanza del merito e delle capacità di governo di questi Enti nella selezione e nel concerto con la Regione. Determinante rimane per Federparchi Puglia il rapporto con la Regione. Vi sono in questo quadro positivi elementi di attenzione, di collaborazione e di impegni concreti della Regione verso i Parchi. Come prova l’incremento della dotazione finanziaria specialmente verso i Parchi regionali, le convenzioni in cantiere per la erogazione di servizi da parte di Enti funzionali; fra cui è da sottolineare l’importanza della prima importate sottoscrizione di intesa con Arif, anche come esempio pilota. Di promettente sviluppo sono inoltre le linee di collaborazione che si vanno prefigurando del sistema dei parchi pugliesi con la strategia della Regione di valorizzazione integrata di beni culturali, emergenze archeologiche, patrimonio enogastronomico. E soprattutto per come queste opzioni possono essere tradotte nella implementazione della Carta Europea del Turismo Sostenibile, nella concretizzazione di grandi progetti come quello “Dei Cammini religiosi “o della Gestione integrata dei Siti Unesco. Progetti che nei loro itinerari incrociano non solo fisicamente le esperienze virtuose delle aree naturali pugliesi dal Gargano al Capo di Leuca. La riunione non ha mancato di riflettere sulle criticità e sulle precarietà che ostacolato in modo strutturale la evoluzione delle aree naturali protette in sistema pienamente all’altezza delle missioni deputate e delle potenzialità della loro incidenza nelle politiche generali di sviluppo sostenibile della Puglia. Criticità e precarietà che riguardano principalmente i parchi regionali a causa di deficit strutturale di assetto giuridico e di funzioni gestionali specificamente dedicate. Per questo Federparchi tornerà a sollecitare l’Assessorato competente ad avviare istruttoria degli uffici e dibattito pubblico attorno all’obiettivo di Riforma della legge istitutiva dei Parchi regionali che con ogni evidenza risulta assai datata. A tal fine Federparchi Puglia non mancherà di dare il proprio autonomo contributo di merito attraverso un gruppo di lavoro che raccoglie le competenze più qualificate che in questi anni si sono formate nella esperienza dei Parchi Pugliesi.