Fase 3: Cgil Puglia, 7 proposte a governo
Sette proposte per superare gli effetti disastrosi sul piano economico e sociale che ha determinato la pandemia da Coronavirus in Italia e nel Sud. La Cgil Puglia è pronta a consegnare al governo nazionale una “piattaforma” di soluzioni durante gli Stati Generali che si svolgeranno giovedì prossimo a Bari, nel teatro Petruzzelli, con la partecipazione di quattro ministri: Giuseppe Provenzano, Francesco Boccia, Nunzia Catalfo e Stefano Patuanelli.
“Lo sforzo compiuto dalla Cgil Puglia – spiega Pino Gesmundo, segretario regionale – con questa piattaforma è stato quello di riassumere, attraverso il costante confronto con le categorie e i territori, oltre che con il supporto di economisti e docenti universitari, tra cui il professore Michele Capriati, alcune proposte. Un documento aperto che sottoponiamo alle istituzioni, alle forze sociali, alla politica, per un confronto concreto sulle scelte e le opzioni da seguire. Serve un’interlocuzione costante partendo però da un dato di fatto incontrovertibile: il vecchio paradigma che affidava solo a un mercato capace di autoregolarsi la crescita complessiva è fallito, come sono fallite le politiche che volevano un lavoro con meno diritti e precario essere funzionale a un aumento della produttività”. Secondo Gesmundo, “dalla Puglia possiamo fare grandi cose, le risorse importanti che arriveranno attraverso il Recovery Fund impongono un progetto. Abbiamo una preoccupazione che quelle risorse possano andare dove i progetti sono più efficienti e magari nel nord del Paese. Senza creare conflitti territoriali, noi pensiamo di dover costruire e dare un contributo dal nostro territorio, dalla Puglia e dal Mezzogiorno attraverso idee progettuali che puntano sulle nostre eccellenze. Ma non solo agricoltura e turismo, pensiamo anche alle politiche industriali che creano buona occupazione”.