FASE 2, DAMASCELLI (FI): “RIPRISTINARE TUTTI I SERVIZI SANITARI E RIAPRIRE LE AGENDE DI PRENOTAZIONE”
Nota del consigliere regionale di Forza Italia, Domenico Damascelli.
“Durante il picco dell’emergenza Covid-19, sono state sospese tutte le prestazioni sanitarie non urgenti. I pazienti hanno ricevuto telefonate di disdetta di visite specialistiche ed esami diagnostici prenotati anche da anni. Ma, dal 4 maggio, la Regione ha ordinato per tutte le Asl la ripresa delle attività sospese dall’8 marzo scorso. Una disposizione rimasta però solo sula carta: ad oggi, tanti cittadini non sono stati ancora ricontattati per fissare nuovi appuntamenti, e c’è addirittura chi, proprio in queste ore, riceve telefonate di disdetta. Questo è gravissimo, perché non si muore solo di Coronavirus e non è accettabile sospendere sine die l’accesso alle cure. Peraltro, non si possono ancora prenotare nuovi esami e visite. Per questo ho depositato un’interrogazione urgente, diretta al presidente-assessore alla Sanità Emiliano, per sapere con quali modalità ed entro quali tempi s’intenda ripristinare l’erogazione di tutti i servizi sanitari territoriali ed ospedalieri, con la ripresa immediata di visite specialistiche, prestazioni diagnostiche, interventi in elezione e ricoveri, con tutte le protezioni individuali necessarie a tutelare pazienti e professionisti della sanità. Non solo: chiedo entro quali tempi saranno ricontattati tutti gli utenti che hanno subìto la disdetta delle prenotazioni, affinché possano essere sottoposti senza ulteriori indugi alle prestazioni sanitarie cancellate, e chiedo anche entro quali tempi saranno riaperte tutte le agende di prenotazione. Inoltre, sempre a causa del Covid, sono state sospese anche le Unità di Degenza Territoriale (UDT) che forniscono assistenza sanitaria in regime residenziale e semiresidenziale, e l’Assistenza Domiciliare Integrata (ADI) che costituisce un ausilio irrinunciabile per le famiglie che si occupano quotidianamente della cura di persone non autosufficienti. Servizi preziosi ed irrinunciabili per i pazienti più fragili, per cui ne sollecito la riattivazione urgente. Non se ne può più di questa situazione, perché sui servizi sanitari si gioca la salute e la qualità della vita delle persone, ed è dovere e responsabilità di chi ci amministra garantirli in modo efficiente e dignitoso”.