Cultura

"Evoluzioni Libri". Il Salento, l'amore e l'assenza in "Dimmi a che serve restare" di Maria Pia Romano

Nell’ambito della rassegna culturale Evoluzioni, promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Ruvo di Puglia, questa sera, alle 18.00, sarà presentato presso il Museo del Libro Casa della Cultura – Palazzo Caputi il libro di Maria Pia Romano “Dimmi a che serve restare” (Il Grillo editore). Dialogherà con l’autrice Maria Stragapede, restauratrice di manufatti tessili. L’incontro sarà impreziosito ulteriormente da un reading del gruppo teatrale Kuziba.
Una storia d’amore e di mare, il canto di un’assenza che si snoda in dieci anni: il tempo per diventare grandi e per capire, cantando le canzoni dei Negramaro. Un romanzo di amori proibiti e amori necessari, ambientato nel Salento, che con i suoi colori e la sua musica diventa luogo dell’anima dei personaggi, anime inquiete in cerca di risposte. Che la vita dà solo quando smetti di chiedere.
Estate 2005: due amici, uno neopatentato, l’altro in procinto di diventare maggiorenne, decidono di trascorrere una giornata in spiaggia e poi di andare al concerto dei Negramaro a Gallipoli. Adorano quella band e conoscono a memoria tutte le canzoni, ma per uno scherzo del destino non arriveranno mai a quel concerto.
Trascorrono gli anni: l’assenza diventa presenza nel racconto di chi ha amato. Un uomo rivive attraverso i sogni segreti di suo figlio, che si inventa un nome e degli amici immaginari per sfuggire alla paura; attraverso il ricordo del padre, che nel dialogo con il mare affonda le sue malinconie di genitore che vive il lutto più atroce; attraverso i pensieri della donna che lo ha amato per anni, in punta di piedi, scegliendo di restare sullo sfondo.

Maria Pia Romano è nata a Benevento nel 1976, è iscritta all’Albo dei giornalisti dal 2000. Collabora con testate regionali e nazionali e si occupa di comunicazione pubblica e comunicazione scientifica, uffici stampa e organizzazione di eventi.
Ha all’attivo quattro raccolte di poesie, Linfa (LiberArs, 1998), L’estraneo (Manni, 2005), Il funambolo sull’erba blu, (Besa 2008) e La settima stella (Besa 2008) e i romanzi Onde di Follia (Besa 2006), L’anello inutile (Besa 2011-2012-215) che ha ottenuto le Tre penne di “Billy il Vizio di leggere – Rai 1”, e finalista “Premio Nabokov”, e La cura dell’attesa (Lupo 2013), vincitore “Premio Libriamola 2013”, “Premio Carver”, “Premio Il Tombolo Città di Cantù” e “Premio Città di Mesagne”.
Ha ricevuto riconoscimenti in campo nazionale e internazionale per i suoi lavori. Le sue poesie sono inserite nel Museo della Poesia di Perla Cacciaguerra a Cesa. È stata tradotta da Amina Di Munno e Cassio Junqueira per il festival della letteratura italiana in Brasile del 2011.

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