Europee, il manifesto di CIA Agricoltori per il rilancio dell’agricoltura
CIA Agricoltori Italiani di Puglia sta incontrando candidati e forze politiche in vista delle elezioni che rinnoveranno la rappresentanza italiana al Parlamento Europeo. Nelle prime due giornate di confronto, che si sono svolte all’Hotel Parco dei Principi di Bari, il presidente di CIA Puglia Gennaro Sicolo e i vertici regionali dell’organizzazione hanno incontrato candidati di Forza Italia, Azione Siamo Europei, Stati Uniti d’Europa, Partito Democratico, Fratelli d’Italia e Movimento 5 Stelle. Nelle prossime giornate, il ciclo di incontri sarà completato attraverso il confronto con le restanti forze politiche italiane partecipanti alle elezioni.
“Le politiche della Comunità Europea”, spiega Gennaro Sicolo, presidente di CIA Puglia e vicepresidente nazionale di CIA Agricoltori Italiani, “incidono fortemente sull’economia dei territori, soprattutto per ciò che riguarda l’agricoltura. Ecco perché stiamo presentando ai candidati al Parlamento Europeo le istanze degli agricoltori e le proposte elaborate da CIA Agricoltori Italiani per cercare di invertire la rotta rispetto alle politiche degli ultimi anni che hanno penalizzato l’agricoltura, frenandone lo sviluppo e impedendone il concreto rilancio. Noi chiediamo rispetto e attenzione per gli agricoltori che sono i primi e più importanti custodi dell’ambiente. I candidati e le forze politiche con cui ci siamo confrontati hanno convenuto sulla necessità di rilanciare il comparto, prendendo degli impegni riguardo al loro lavoro di parlamentari europei. L’auspicio è che a quegli impegni seguano i fatti”. A candidati e forze politiche, il presidente Sicolo e i vertici regionali di CIA Puglia hanno illustrato le priorità e le proposte contenute nel “Manifesto per le Elezioni Europee 2024: verso un piano strategico per l’agricoltura”. In 9 punti, la piattaforma programmatica di CIA Agricoltori affronta tutte le questioni più urgenti: il valore dei prodotti riconosciuti ai produttori condizionati da forti squilibri lungo la filiera; la valorizzazione e la competitività delle aree rurali; misure che impediscano il consumo di suolo a danno dell’agricoltura; la risorsa acqua. E, ancora, la tutela del prodotto italiano ed europeo dalla concorrenza sleale di paesi terzi; il rafforzamento delle risorse che il Bilancio europeo deve destinare al comparto; una PAC concordata dal basso e non più nemica degli agricoltori; il capitolo di innovazione, ricerca e formazione; un forte investimento sui giovani come futuro dell’agricoltura.