Equilibrio di genere, Consigliere di parità scrivono al Ministro Boccia
“Condividiamo l’appello del Presidente Emiliano fatto nei giorni scorsi al Governo per un intervento legislativo nazionale che obblighi, senza ulteriori differimenti, il Consiglio Regionale Pugliese ad adeguare la propria legge elettorale ai principi costituzionali”.
Lo scrive in una lettera indirizzata al Ministro Boccia le Consigliere di Parità Regionali Anna Grazia Maraschio e Stella Sanseverino.
“Avvertiamo la necessità – scrivono le Consigliere – di rivolgerci a Lei e chiedere un’audizione in Conferenza Stato-Regioni per portare alla Sua attenzione alcune riflessioni in merito all’adozione di specifiche misure per la promozione delle pari opportunità tra donne e uomini nell’accesso alle cariche elettive.
Come è noto, tra qualche mese anche qui in Puglia si voterà per il rinnovo del Consiglio Regionale. Un Consiglio Regionale che, colpevolmente, in cinque anni non ha legiferato in materia, così come previsto dalla nostra Carta Costituzionale e dalla Legge n. 20 del 2016, che detta i principi cui le Regioni si devono ispirare nel tracciare le loro norme elettorali”.
“Finora – proseguono la Maraschio e la Sanseverino – ogni tentativo di adeguamento attraverso l’introduzione di disposizioni promozionali della parità di genere (doppia preferenza e altri strumenti di riequilibrio) è stato combattuto e respinto dietro lo schermo del voto segreto.
Appare peraltro poco condivisibile, a nostro sommesso parere, come suggerito in questi giorni da un comitato che ha pure il nostro plauso per le iniziative assunte, la soluzione di un possibile decreto a firma del Presidente della Regione Puglia.
Riteniamo piuttosto che, a fronte del perdurare della volontà dell’intero Consiglio Regionale della Puglia di non voler dirimere tale questione, l’intervento in via d’urgenza del Governo, attraverso una norma di interpretazione ovvero la fissazione di un termine per l’adeguamento, possa essere l’unica soluzione che metta nelle condizioni il Presidente della Regione di indire elezioni nel rispetto degli articoli 3, 51, 117 e 122 della Costituzione, nonché della Legge n. 20 del 2016. Diversamente, il decreto di indizione delle elezioni, che è un atto tecnico- amministrativo e che, pertanto, non può sopperire o sostituirsi all’atto legislativo che il Consiglio Regionale avrebbe dovuto compiere, dovrà essere adottato conformemente all’attuale normativa regionale, che è palesemente ostativa alla effettiva parità di genere.
Condividiamo, pertanto, l’appello del Presidente Emiliano fatto nei giorni scorsi al Governo per un intervento legislativo nazionale che obblighi, senza ulteriori differimenti, il Consiglio Regionale Pugliese ad adeguare la propria legge elettorale ai principi costituzionali.
In caso contrario, in rappresentanza ed in linea con il movimento delle donne, come Consigliere di Parità Regionali, saremo pronte ad impugnare davanti agli organi giurisdizionali i risultati elettorali, con il rischio più che concreto di invalidazione delle elezioni.
“Confidiamo – conclude la lettera – che queste riflessioni, che le sottoponiamo nel consueto spirito di collaborazione istituzionale, possano essere di utilità nell’articolazione di una soluzione condivisa. Ci auguriamo che ci adopereremo tutti quanti affinché si apra una nuova stagione dei diritti, ripartendo da una politica che non sia pensata e gestita al maschile e che realizzi un profondo e radicale mutamento delle relazioni uomo-donna e del ruolo della donna in ogni ambito della quotidianità”.