EMOZIONI E RICORDI ALLA PRESENTAZIONE DI LOST TAPES VOL.7 DI LIVIO MINAFRA
Emozioni, ricordi e aneddoti passati sono stati i protagonisti della serata ruvese appena trascorsa. Lo spazio antistante il ristorante U.P.E.P.I.D.D.E ha difatti ospitato la presentazione del nuovo lavoro del musicista ruvese Livio Minafra -reduce da un concerto al teatro La Fenice di Venezia-, dal titolo Lost Tapes vol. 7: Menghino Saulle – Filippo Pellicani – Franco Sette. Questi tre, protagonisti della scena pugliese musicale e bandistica del dopoguerra, sono i nodi biografici attorno ai quali si è svolto lo studio di Livio Minafra, settimo -e non ultimo- in questa sua collana di cd biografici.
Moderatrice dell’evento con Minafra, l’assessora alla cultura Monica Filograno descrive il jazzista ruvese come un “musicista giovane, figlio e talento della nostra terra”. Il suo lavoro è uno studio documentaristico senza il quale tutto andrebbe perso; Minafra stesso definisce la Storia come un tritacarne dinanzi alla quale la memoria è necessaria per non abbandonare ciò che è passato. E così, dinanzi a un’egregia platea di musicisti, insegnati e direttori di banda, si sono alternate storie, aneddoti e ricordi. Un vero e proprio salotto tra amici in una serata improvvisata, dice Filograno, proprio come nel jazz.
Molti sono stati gli interventi: dal jazzista Mimì Laganara -nonché protagonista di Lost Tapes vol.4- al sindaco Pasquale Chieco, dal maestro Nicola Bucci ai fratelli Gigi e Tonino Pellicani e poi ancora Felice Sette e tanti altri. Ne è venuta fuori la certezza che, come detto dal padrone di casa Dino Saulle, Ruvo è stata, e lo è tutt’ora, un serbatoio di musicisti; per tale motivo, il lavoro documentaristico, di studio, ricerca e di valorizzazione della musica di banda a cura di Livio Minafra è sicurezza di un passato ruvese indimenticabile.