Emiliano: “E’ più probabile che in paradiso vada chi si comporta da cristiano e non chi dice di esserlo”

Una serata attesa e un pubblico trepidante per l’arrivo del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano. L’ex sindaco di Bari è salito sul palco di Piazza Dante a sostegno della candidatura di Pasquale Roberto Chieco, detto Ninni.

Ad aprire la serata è Ciccio Cecalupo, coordinatore cittadino del Partito Democratico. “Ho dietro dei giganti dietro” dice emozionato riferendosi a Michele Emiliano, l’on. Ubaldo Pagano e a Pasquale Chieco.

Ciccio Cecalupo

Cecalupo definisce la presenza di Emiliano come “una linea di collegamento tra il parlamento e Ruvo e Ruvo di Puglia“. Parla del PD ruvese come “l’anello di congiunzione delle forze di questa coalizione – e aggiunge –  Abbiamo avvicinato i giovani che sono stati diffidenti alla politica e ora abbiamo una giovanile mai vista a Ruvo nel PD. Noi vediamo quello che sarà non pensiamo solo alla politica di breve termine”

Immancabile un riferimento all’ultimo confronto dei candidati sindaco. Il riferimento è al candidato Luciano Lorusso che, in quella sede, definiva atea e anticlericale la coalizione di centro-sinistra. “Nella coalizione di centro destra ci stanno Lega e Fratelli d’Italia che non hanno esitato a far morire gente in mare – controbatte Cecalupo – La fede è una cosa intima e non da sbandierare in piazza“.

Pasquale Chieco

“E’ sempre piacere avere qui Michele Emiliano – esordisce Pasquale Chieco – sia per amicizia sia per politica”. Nelle sue parole emerge un forte legame che lo lega al presidente della Regione; dice: “Da anni impegnati in una politica che ci appassiona, al servizio dei cittadini  per l’innovazione, che prova a far crescere il territorio e la Puglia“.

“La regione è amica dei sindaci” e continua ringraziando direttamente il presidente per aver dato le risorse finanziarie utili per le prime emergenze Covid. “Ciò che non siamo riusciti a fare col bilancio – afferma – lo abbiamo fatto grazie alla Regione. Sono state opportunità che la Regione ha dato a chi aveva gambe per correre e noi le avevamo“. Elenca, così, tutti gli interventi resi possibili grazie ai finanziamenti regionali. Dagli istituti scolastici alla sostenibilità energetica, dall’abbattimento di barriere architettoniche alle otto abitazioni previste per il co-housing.

“Ma un sindaco non si ferma mai – dice e, entusiasta, annuncia – Oggi abbiamo chiuso la conferenza di servizi per il Pug. Il piano è stato finalmente approvato” e continua citando altri interventi già approvati o in programma: le ciclovie cittadine e la velostazione, i lavori a Palazzo Avitaja e al palazzo dei vigili urbani, l’avvio del lavori al PTA. Parla anche dei 860mila euro per il rifacimento straordinario delle strade avuti dalla Regione. “Uno spettro di interventi molto ampio grazie a un presidente che si presentò come il sindaco dei sindaci – conclude – Non sono interventi per Pasquale Chieco ma per tutti. Noi siamo persone corrette. Non guardiamo mai la fede politica di chi viene a chiedere una mano“. Poi, tra gli applausi, passa la parola al presidente.

Michele Emiliano

“A me piacerebbe continuare a lavorare con lui – sostiene subito il presidente della Regione – Non solo perché lo avete sentito competente, determinato, umano, che non si mette contro gli avversari politici”. “In campagna elettorale si raccontano le cose belle ma dietro c’è sempre la difficoltà”. Qui coglie l’occasione di salutare Vito Nicola Ottombrini, predecessore di Chieco e ricorda con lui le difficoltà vissute insieme dinanzi a una situazione economica critica. “Non ci sono tanti sindaci che hanno il curriculum di Ninni – afferma e ironizza- Lui studia prima di parlare: che strano uomo. Non è uno che ti dice di si-si e poi ti porta in carrozza. Chissà quanti ora lo stanno facendo così – e continua – C’è persino qualcuno che dopo aver fatto il suo dovere in un periodo così difficile si sente autorizzato a polemizzare su chi il suo dovere lo ha fatto in videoconferenza, senza pubblico, e non vaccinando: sapete già a chi mi sto riferendo“.

Poi parla del PUG ruvese e dice: “Magari qualcuno non ti ha sostenuto perché in quel piano ha prevalso la visione di città e non la cura degli interessi privati“.

Continua: “Non ho mai avuto l’impressione che questa città si lasci prendere per il naso. La regione sa che i soldi che inviamo qui non sono usati per la gloria dell’io ma per il bisogno del noi. Se qualche comune non ha i soldi non è perché c’è l’amico – informa – ci sono graduatorie, commissioni, progetti e visioni e, oggettivamente, vengono mandati i soldi a quei comuni che ti danno l’idea di saperli come spendere e realizzare l’obiettivo“.

Ironizza: “Sarò in Regione per altri 4 anni se Dio vuole, e scusate: io credo in Dio, non so se vi torna utile. Io credo in Dio ma non pretendo che questa mia visione personale venga utilizzata per una campagna elettorale“. E cita Papa Francesco e dice: “E’ più probabile che in paradiso vada uno che si comporta da cristiano che uno che dice di esserlo“.

Parla di pregiudizio verso gli orientamento sessuale, di accoglienza, e conclude: “Io penso che abbiamo messo insieme il pragmatismo delle amministrazioni di centro-sinistra della Puglia che hanno cambiato la storia di questa regione, con valori di condivisione, tolleranza, con l’amore per il prossimo. Così stiamo facendo grande questa regione in modo equilibrato“. Ricorda la nave Vlora che il ’91 approdò a Bari con 20mila albanesi. “Bari non è che era così di sinistra, ma li ha accolti e gli albanesi non se ne sono dimenticati”. Termina: “Il bene che fai lo ricevi indietro. La felicità non dipende da quello che possiedi ma dall’amore di cui sei circondato e Ninni è circondato da un grandissimo amore, innanzitutto dal mio e poi anche dal vostro“.

Un lungo applauso saluta il presidente Emiliano.

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