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E' SCOMPARSO VINCENZO MATARRESE. IL RICORDO DI MICHELE SALOMONE

Amava Ruvo di Puglia e nei tempi d’oro del suo Bari, ogni giovedì sera trascorreva una piacevole cena nei ristoranti ruvesi in compagnia di Fascetti e Regalia. Oggi è un giorno triste non solo per la Bari biancorossa, ma per tutto il calcio italiano che perde un uomo di grande esperienza e di grande cuore. Discusso presidente dell’As Bari, lo ricorda Michele Salamone, amico di ruvesi.it:

“Ho appena acceso il cellulare ed ho letto un messaggio che non avrei mai voluto ricevere. Vincenzo Matarrese lo conoscevo, anzi lo conosco da 39 anni e quel che penso di Lui, della Sua generosita’, della Sua bonta’, della Sua genuinita’, ho avuto la fortuna di scriverlo nel mio libro, in cui Gli ho dedicato un lungo capitolo. Che con gli occhi umidi ho appena riletto. Ed ho rivisto il film di un rapporto umano e professionale vissuto intensamente. Fra gli altri i momenti di una serata che e’ impressa in modo indelebile nella mia memoria

“Una sera di giugno del 2013, vado a cena con un amico nella incantevole Polignano a Mare. Mentre sono in auto per rientrare e accendo il sigaro, sento una voce “adesso non mi riconosci neanche piu'”. Era lui, Vincenzo Matarrese. Era stato a cena con Vito Laruccia e i consuoceri. Mi dice di fermarmi per consumare un digestivo. Ci sediamo davanti ad un bar. La trattativa per la cessione del Bari Calcio a Paolo Montemurro e’ gia’ calda e lui mi fa: “Allora che facciamo, vendiamo?” “Presidente, ma lo chiede a me? Che fa, mi sfotte?”. Si fa serio e con gli occhi lucidi mi dice che ormai non c’e’ alternativa, la sua famiglia deve passare la mano. Poi, rivolto ai suoi amici dice con commozione: “sappiate che questo signore ha sempre detto quello che pensava, spesso le cose dette da lui mi davano fastidio, abbiamo avuto degli scontri, ci ha creato non pochi problemi, ma ha sempre agito con la massima lealta’ e correttezza e soprattutto non mi ha – mai – chiesto – nulla”, scandendo una ad una queste ultime cinque parole. “Gli voglio bene davvero perche’ e’ una persona pulita”. Si alza, mi abbraccia forte a lungo e mi trasmette una intensa emozione. In quei pochi momenti rivedo il film di trenta anni di vita professionale vissuti insieme. Mi rimetto in auto, riaccendo il sigaro e per qualche chilometro non posso trattenere le lacrime. Quelle sue parole rafforzano in me la convinzione che il lavoro onesto alla fine paga. Magari paga meno in termini di stipendio, ma tantissimo per chi crede nei valori importanti della vita. Spero che mio figlio Niccolo’ ogni tanto rilegga questo capitolo”.

Addio Presidente!

(tratto dalla pagina facebook di Michele Salamone)

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