Attualità

E’ MORTO NICOLA PRICCHIAZZI. DON GAETANO BIZZOCO: “UN SIGNORE DAI GESTI EROICI”

E’ scomparso, nella giornata di ieri, Nicola Pricchiazzi. Fu generale dei carabinieri, uomo molto stimato in città. Il suo ricordo è affidato a un lungo scritto di don Gaetano Bizzoco che ne ricorda i lati umani straordinari di Pricchiazzi.
“Il caro Nicola è in paradiso!
Sono state queste le prime parole che ho detto dopo aver ascoltato la dolorosa notizia e pregato per la tua bellissima persona, e lo ripeto con fierezza Nicola, un Signore dai gesti eroici, è in Paradiso! Ne sono certo! Grazie Gesù per il dono di Nicola, persona semplice, forte, coraggiosa e sincera. Abbiamo scelto di essere qui oggi per affidare a Dio la vita di Nicola. Ciascuno potrebbe raccontare episodi, parole, esperienze. Non ho la pretesa di interpretare tutti i pensieri, di far risuonare tutte le emozioni … provo semplicemente a dire a me stesso e spero anche a voi quale dono il Signore mi ha fatto, ci ha fatto attraverso di lui. Nicola sei stato un uomo dalla fede semplice e per questo autentico. Semplice come è quella di coloro che si affidano a Dio non per timore, non per paura di un giudizio ma perché hanno intuito che la vita è un dono e che la sua fragilità non è una condanna ma la possibilità che Dio c’entri con la nostra vita. Questa semplicità è stata impastata con il valore del sacrificio, del lavoro e dell’Amore per lo Stato , la famiglia, la Chiesa. Nicola aveva ben chiaro che il bene comune non è un vago bene globale, certamente non è il bene del più forte; ma non è neppure il bene della maggioranza, politica o di opinione che sia. Il bene, potremmo dire, è «comune» se “accomuna” tutti gli uomini, se permette e sviluppa una “comunanza” nella vita, nelle sorti, nella stessa fruizione dei beni. Il bene comune include il bene di tutti e di ciascuno, perciò include e supera il bene personale, senza però calpestarlo. Il bene comune non può essere perseguito a spese di qualcuno, sia esso il più piccolo e povero della società; è di tutti e, dunque, tutti dobbiamo cooperare a costruirlo. L’obbedienza, quella civile, come quella militare, come quella religiosa, deve misurarsi con l’idea del bene comune, del bene. «Essere pronti per ogni opera buona». E Nicola di opere buone ne ha edificate molte, soprattutto opere di pace. Ora dal cielo proteggi tutti e soprattutto le persone che, lo sappiamo, hai amato di più, per i quali hai speso le tue energie migliori e quella preghiera quotidiana, che in questi ultimi anni si è trasformata in sofferenza. Personalmente alla tua fede semplice devo molto! Anche se spesso mi faceva tenerezza il modo in cui tu e la tua bella, buona e brava moglie pregavate, quello che ho nel cuore è la vostra fedeltà, che illumina ancora di più il mio Amore per Dio. “Come vanno le cose ? Coraggio! Così ci esortavi! Con una forza vocale e spirituale, che solo gli sciocchi avrebbero letto come distacco, perché ti abbiamo visto poco piangere, ma non per questo non partecipare al dolore. Hai portato il dolore di tutti, nascondendolo nel tuo cuore, confidando nella presenza di Dio che tutto vede e sa! Non temere. Quando dovrai attraversare le acque, io sarò con te; quando attraverserai i fiumi, essi non ti sommergeranno; quando camminerai nel fuoco non sarai bruciato e la fiamma non ti consumerà, perché io sono il Signore, il tuo Dio. Sei stato presente con quel sorriso e quell’ironia che affronta ogni evento senza disperare. In questi anni mi hai anche regalato la possibilità di accompagnare la tua fede come parroco: la confessione diventava il momento per dire grazie a Dio per il dono della vita. Abbiamo pregato insieme per la tua bella famiglia, per i tuoi figli, per i nipoti, spesso per le tante persone che hai conosciuto. Una fede semplice ed autentica, possibile a chi rimane come tralcio legato alla vite a Gesù. Una fede così vogliamo custodirla, come dono prezioso, come benedizione! Per te chiediamo che la festa dell’eternità abbia inizio, mentre benediciamo Dio per quanto ci ha donato attraverso di te, Gli chiediamo ora che gli sei ancora più vicino, di custodirci e di accompagnarci con la tua preghiera e il tuo sorriso”.

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