E’ MORTO L’ULTRACENTENARIO CARMINE PELLICANI. IL RICORDO IN UNA LETTERA
E’ scomparso a 101 anni nonno Carmine Pellicani, uno degli ultracentenari della nostra città. Nel ricordo scegliamo la lettera che la sua grande famiglia gli ha tributato in occasione del suo centesimo compleanno. Alla famiglia l’abbraccio sincero della redazione di ruvesi.it.
Cento anni, traguardo ambizioso, gioioso, festante! Le felicitazioni odierne sono tutte per Carmine Pellicani, ruvese doc, e per la sua famiglia che oggi ne celebra il centenario dalla sua nascita. Nato il 29 febbraio del 1920, è quartogenito di nove figli, di umile famiglia. Il ruvese Carmine Pellicani è stato uno dei circa 155mila prigionieri di guerra italiani detenuti in Gran Bretagna fino al 1946.
Impegnato nelle attività agricole sin da giovane età per contribuire al sostentamento della numerosa famiglia, fu messo a dura prova nel 1940 con l’entrata dell’Italia nella Seconda Guerra Mondiale. Protagonista delle azioni difensive, il 3 maggio del 1941, ricevette la chiamata alle armi.
Pellicani fu catturato il 13 maggio del 1943 e trasferito in Gran Bretagna insieme a circa 404 mila prigionieri tedeschi. Fu oggetto di discriminazioni, assieme ad altri italiani considerati come “inferiori”. La situazione inglese, tuttavia, fu sicuramente la meno drammatica rispetto agli altri paesi belligeranti.
Carmine Pellicani fu rimpatriato, insieme a tantissimi altri italiani, in seguito alla conclusione del raccolto di barbabietole da zucchero e altri prodotti agricoli. Il 30 maggio del 1946, sbarcò al porto di Napoli.
Agricoltore, vedovo di Carmela Pellicani, padre di Rosa, Pasqua, Giuseppe e Rocco, nonno di tredici nipoti e di 19 pronipoti.