E’ MORTO CATALDO MINAFRA, AVEVA DETTO: “NON DIMENTICATEMI”
Berretto, occhiali da sole e immancabile pipa in bocca. Basterebbero questi pochi dettagli per focalizzare l’attenzione su Cataldo Minafra, il più ruvese dei ruvesi. Curare i giardini della città come fossero quelli di casa tua, migliorare del bene pubblico significa sentirsi abitante a tutti gli effetti del posto in cui si risiede.
Cataldo è venuto a mancare questa mattina e il dolore è enorme. Grande l’affetto per un uomo che ha amato Ruvo più di sè stesso e i ruvesi come fossero suoi familiari. Aveva detto “non dimenticatemi” e non lo faremo perchè grande è stata la sua azione nei confronti di Ruvo di Puglia. La pipa il suo simbolo, così come l’umorismo con cui ti proiettava in una serie di osservazioni sempre efficaci.
Il 21 luglio 2021 aveva ricevuto la menzione speciale dal Consiglio Comunale. Riproponiamo l’articolo di quel 21 luglio.
Minafra ha ricevuto una menzione speciale dal Consiglio Comunale che ha accolto all’unanimità a proposta arrivata dai banchi dell’opposizione, in modo specifico da Antonello Paparella: “Ho chiesto al sindaco di valutare la richiesta nei confronti di un cittadino “raro esempio di stimatissimo e costante impegno civico in favore della Comunità. Non ci sono colori politici quando si opera nell’interesse della comunità”.
“Peculiare predisposizione – si legge nella lettera presentata da Paparella– che il Sig. Minafra ha sempre manifestato in modo squisitamente volontario nelle più diverse attività a supporto della Pubblica Amministrazione, siano queste sia di carattere tecnico-manutentivo sia di carattere culturale nell’ambito dell’Associazionismo locale”.
Classe 1944, iscritto da sempre al Partito Comunista, Cataldo Minafra prosegue ricopre da molti decenni la carica di “Socio” della locale PRO LOCO e ha ricoperto incarico anche di Consigliere e Assessore comunale della nostra città”. Padre di due figli, Michele e Aronne: “Quando nacque si stava girando a Terlizzi lo sceneggiato “Mosè e Aronne”, facile individuare il nome di mio figlio: Aronne”.
E’ stato il manutentore delle opere pubbliche della città: “Ho fatto grande esperienza al nord, a Bolzano precisamente. La meccanica era il mio forte. Rientrato a Ruvo ho cominciato a frequentare il PCI e sono stato candidato più volte. Poi un giorno fu pubblicato il bando del concorso pubblico per diverse assunzioni. Mi recai all’ufficio tecnico per informazioni e l’ing. Michele Barile mi sgridò e mi disse: “Ma quale selezioni devi fare? La tua bravura merita di essere gratificata”. Non volevo accettare per non essere accusato di nulla. Poi fui assunto e da allora in poi ho sempre pensato al bene della comunità”.
Al di là del suo incarico, sono tante le azioni volontarie degne di note come la pulizia al monumento della Disfida in collaborazione con la PRO LOCO di Ruvo di Puglia fatta nel 2003. Ma anche la sistemazione del quadro di comando dell’orologio della Torre Civica sita in Piazza Menotti Garibaldi, in data 26 novembre 2014. Infine, i lavori gratuiti effettuati nell’agosto 2015 relativi alla pulizia e manutenzione ordinaria della Torre Civica sita in Piazza Menotti Garibaldi e nell’agosto 2016 per lavori gratuiti relativi alla pulizia e manutenzione ordinaria della fontana pubblica sita in Piazza Felice Cavallotti.
Ha conosciuto tutti i sindaci della storia recente della città di Ruvo di Puglia: “Tutti cordiali e disponibili con me. Li ricordo sempre con grande piacere perchè mi hanno insegnato tanto. Ho visto una Ruvo di Puglia cambiare, purtroppo in peggio. Bisognerebbe insegnare alle giovani generazioni i veri valori, prima che sia troppo tardi”.