È IN SCENA L’ARTE DI MICHELE PINTO NELLA NUOVA WEB SERIE “IN VINO VERITAS”
Giorno dopo giorno, la Pinacoteca Comunale di Arte Contemporanea, non per puro caso dedicata ad un “nostro” grande artista, Domenico Cantatore, si rivela, anche con la complicità della rassegna “Era di maggio” promossa dal Comune per il secondo anno consecutivo, un eccellente container che stiva senza sosta ormai, il lato più creativo ed emozionale di una Ruvo che non la finisce più artisticamente di stupire.
Domenica 10 giugno è stata la volta, non la prima a dire il vero, del ruvese Michele Pinto e della sua arte: micro sequenze filmiche, note come web serie e destinate a canali diversi dalla tv, basse nel budget, ma alte, altissime nella creatività.
Dopo il quarto prodotto targato Morpheus Ego e dopo 20 anni dietro la cinepresa insieme all’inseparabile compagno d’avventura, il terlizzese Raffaele Tedeschi, il regista Michele Pinto è, senza remora, etichettabile come il “talento del sud del cortometraggio“. Colui che scavalcando le mura cittadine riesce a mettere a segno canestri su canestri come un vero veterano del “Ciak si gira”.
È “In vino veritas“, l’ultimo nato in casa Morpheus Ego grazie alla preziosa collaborazione dell’Associazione WAU (Web Artist United), ad essere stato presentato in anteprima nazionale a Ruvo da un insolito anchorman della serata, un altro regista, capitolino però, Gianluca Ciardi.
Ai concittadini ruvesi, l’onore di posare per primi occhi, orecchie e cuore su 40 minuti di “pellicola” traboccanti di messaggi che tra le righe urlano l’urgenza di un’attenzione particolare verso una Madre Natura che, in quanto sempre più spesso vittima della prepotenza umana, si scorda di essere generosa e punisce.
“In vino veritas”, snodato in quattro episodi, ognuno vissuto attorno ad un tema diverso, è un viaggio disseminato da indizi, alcuni facili altri difficili da cogliere per risolvere il sottile mistero che aleggia intorno ai protagosnisti della serie: Fabrizio Fallacara, Serena De Sario, Francesco Tammacco e il piccolo Marco Mastropirro.
Un viaggio in cui lo spettatore non è puramente e semplicemente uno spettatore passivo, perchè l’arte di Michele Pinto non è servita copiosa su un piatto d’argento. La sua è un’arte che prevede portate concentrate, stuzzichini che aprono lo stomaco ad un introspettivo appetito di conoscenza, di approfondimento.
In simbiosi perfetta col padrone di casa Pinto, il presentatore della serata, Gianluca Ciardi, ha dato vita, in coda alla proiezione del corto, ad un interessantissimo tolk show su una trilogia di argomenti strettamente correlati: “Dio, uomo e natura”, coinvolgendo Don Gennaro Bufi, parroco della Chiesa Sacro Cuore di Gesù di Molfetta, l’Ing. Luigi Camerino, specializzato in bioedilizia, Francesco Montaruli, proprietario (insieme al fratello Vincenzo Montaruli) del ristorante Mezza Pagnotta in cui si sperimenta la cucina etnobotanica, Mario Pasini, agente dello sviluppo rurale del GAL Murgia Più e il protagonista della web serie Fabrizio Fallacara.
Un lavoro ben fatto che Michele Pinto e Raffaele Tedeschi tra qualche giorno traghetteranno con tante buone speranze nel profondo sud a Gibellina per partecipare al Sicily Web Fest, un famoso concorso di web serie.