È ANCORA IL PRESEPE DI SALVATORE A FARCI SOGNARE…
40 statue di grosse dimensioni, 60 di medie dimensioni e circa una 60ina di scenografia per il presepe della Cattedrale creato da Salvatore Di Domenico.
Sono ormai 24 anni che Salvatore “ruba” il tempo alla sua attività per dedicarsi all’allestimento del mega presepe all’interno della Cattedrale di Ruvo di Puglia. Tutto ciò dagli inizi di ottobre per essere pronto a dicembre.
Il Presepe è ancora per molti un simbolo della tradizione cristiana, indimenticabile e insostituibile. Se poi questo presepe ha l’imponenza e la bellezza della Chiesa che lo ospita, non si può che restare stupefatti e imbrigliati dalla sua magia.
Si tratta del presepe realizzato da Salvatore Di Domenico, allestito nella Cattedrale dove rimarrà esposto al pubblico fino al 2 febbraio 2024.
Salvatore è un uomo dal cuore di bambino, capace di emozioni antiche ormai in disuso nella società attuale. I suoi sono i ricordi di un’infanzia semplice e di una vita fatta di sacrifici e di conquiste, ottenuti con l’impegno ed il lavoro quotidiano.
Quel lavoro che per lui è iniziato all’età di 14 anni. Innamorato alla follia dei “pupi” del presepe, possiede una ricca e variegata collezione. Quasi maniacale la cura dei particolari con cui forgia le scenografie, amorevole e premurosa la disposizione dei personaggi.
La semplicità, lo studio attento dell’arte presepiale, ma soprattutto la devozione al Presepe combinata ad una innata creatività e ad un gusto artistico non comune, sono gli ingredienti salienti delle sue sorprendenti creazioni scenografiche. Sono opere artistiche studiate in ogni particolare, dotate di veristiche strutture e spaccati architettonici con profondità prospettiche, paragonabili solo alle migliori manifatture dell’arte partenopea.
Pezzi straordinari di inestimabile valore e di elevata qualità artistica, in una magica atmosfera di colori, immagini, sensazioni, che trasportano grandi e piccini a ritroso nel tempo nella suggestiva teatralità del presepe napoletano, ricco di storia e simbolismi, caratterizzato dalla presenza di personaggi grotteschi e dalla particolarità degli allestimenti.
Pastori e greggi in paesaggi di campagna tra vecchie rovine, che fanno da sfondo ad una storia millenaria, che è giunta a noi dalla lunga notte dei tempi. Arti e mestieri sono proposti con le tecniche di lavorazione e gli strumenti dei tempi che furono.
Gli oltre quaranta pupi, tutti finemente abbigliati, fanno rivivere scorci di vita quotidiana, in questa piccola Betlemme. Questo particolare presepe, fa arte e l’arte ripropone la suggestione, la straordinarietà dell’evento di una nascita destinata a segnare profondamente la cultura e il cammino dell’umanità.
In un tempo in cui è sempre più difficile dirsi cristiani, presi come siamo dalle cose terrene. Il visitatore è in un attimo catturato dalla sublime atmosfera e risucchiato in una dimensione quasi onirica, ammaliato com’è da quel gioco di luci e di ombre. Quelle luci che splendono nel buio della cattedrale romanica. Tanti lumicini che nella notte evocano suggestioni fiabesche incredibili.
Ed ecco, la pace del presepe, i suoi personaggi umili e ordinari, simbolo di uno stadio semplice e primordiale del cuore umano, privo di violenza e di ansia. Chiudete gli occhi, rilassatevi…e cominciate a sognare!