DUE BOMBE CARTA CONTRO LA SEDE DI RIFONDAZIONE COMUNISTA
Nella notte appena trascorsa, alcuni balordi hanno sparato due bombe carta contro le porte della sede di Rifondazione Comunista, nel pieno centro storico di Ruvo di Puglia.
Episodio che si ripete a distanza di qualche mese, quando la bacheca della sede fu data alle fiamme.
“In questo inizio d’anno – si legge nella nota – avremmo voluto con piacere augurarvi buon 2020. Tuttavia per noi il nuovo anno è iniziato con un nuovo atto di vandalismo, l’ennesimo nell’ultimo anno e mezzo.
Questa volta qualcuno ha pensato bene che fosse l’occasione per fare saltare le serrature delle due porte. Per fortuna non ci è riuscito, ma i danni sono visibili. La bacheca della porta principale d’ingresso è stata completamente disintegrata, la stessa bacheca che qualche mese fa fu data alle fiamme. Una denuncia già esposta, ma nel frattempo gli atti di vandalismo sono continuati, fino al furto della bandiera non molti giorni fa”.
“Ci chiediamo se nel 2020, – prosegue Rifondazione Comunista – un anno in cui qualcuno avrebbe immaginato l’esistenza di macchine volanti, dobbiamo invece confrontarci con l’esistenza di teste talmente vuote che di volante hanno solo il cervello.
Il nostro spazio è un presidio di democrazia. A qualcuno non sta bene, forse per gioco, forse perché ci odia politicamente, forse perché crede che così si faccia politica. Come Rifondazione Comunista sentiamo fortemente minacciata la nostra agibilità politica in seguito ai continui atti vandalici. Atti che comportano spese extra continue.
Siamo giovani, lavoratori, studenti. Se queste zucche vuote avessero il piacere di parlare con noi probabilmente si accorgerebbero che abbiamo molto più in comune di quanto non credono. Allo stesso tempo però, una forza come la nostra, tra le più antiche di questa città, non può essere costantemente sotto il tiro di vandali ed idioti. Si tratta innanzitutto di democrazia e di rispetto delle regole”.
“Noi siamo qui e qui restiamo. Senza arretrare – concludono – di un passo. Buon 2020 a tutte/i”.