DOT Studio lancia una nuova iniziativa nella sala immersiva del Museo Diocesano
Immaginate di vedere un’opera di Corrado Giaquinto, dalle dimensioni reali di circa cinquanta centimetri, occupare una parete di dieci metri e di poterne apprezzare nel dettaglio le pennellate ed i colori che la compongono, come mai è stato possibile prima.
Grazie ad un lavoro di riproduzione fotografica ad alta risoluzione condotto dalla DOT Studio srl, parte della ATI Arte in Arte a cui sono stati affidati i servizi dalla Diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi, e grazie alle attività che hanno avuto luogo nei laboratori didattici condotti da Marco Fumarola sulle tecniche di elaborazione video e modellazione 3D, tutto questo è possibile, a Molfetta, al Museo Diocesano.
Annunciato con un mapping a sorpresa su un edificio posto a metà strada tra il prospetto principale del Seminario Vescovile di Molfetta e la struttura museale diocesana, nella serata di sabato 9 dicembre, la nuova iniziativa consente una immersione nelle dodici tele a soggetto mitologico in collezione de Luca. Partendo dalla ricerca sui testi delle Metamorfosi di Ovidio, ma anche dall’Endimione di John Keats, dall’Inno a Ermes di Omero e dall’Eneide di Virgilio, sono state elaborate animazioni video delle scene e dei personaggi raffigurati nelle tele, con il supporto artistico dell’attore Corrado la Grasta.
Dal 10 dicembre, durante gli orari di apertura della mostra “Il Mestiere del pittore. Giaquinto, Porta e le botteghe meridionali del Settecento” (dal martedì al giovedì dalle 10 alle 13 per scuole e gruppi organizzati, dal venerdì alla domenica dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 20) sarà possibile fruire dell’animazione digitale nella sala immersiva dei nuovi ambienti del Seminario Vescovile annessi al Museo Diocesano.
Ingresso gratuito sino al 31 dicembre grazie ai contributi POR Puglia 2014/2020 Asse VI “Tutela dell’Ambiente e Promozione delle Risorse Naturali e Culturali” – Azione 6.7 “Interventi per la valorizzazione e la fruizione del patrimonio culturale”.