Dopo le vigne recise di Bruno Vespa, tocca ai Giardini di Pomona di Cisternino: incendiati! Richiesto intervento del Prefetto
“Inqualificabile e infame atto che vanifica il lavoro di un imprenditore agricolo illuminato e ferisce un territorio di straordinaria bellezza. L’incendio che ha distrutto il ‘concerto’ di biodiversità dei Giardini di Pomona è inaccettabile ed è solo l’ultimo di una lunga serie di attentati al patrimonio agricolo provinciale. Chiediamo al Prefetto di Brindisi un incontro urgente perché ormai la vita degli agricoltori nelle aree rurali è divenuta impossibile. Siamo quotidianamente in balia di ignoti che distruggono, saccheggiano e frustrano il lavoro della sana imprenditoria agricola rurale”.
E’ la dura denuncia del Presidente della Coldiretti Brindisi, Sergio Botrugno, alla notizia dell’incendio appiccato ai danni del ‘Conservatorio botanico I Giardini di Pomona’ in Valle d’Itria che ha arrecato un danno irreparabile alle oltre 300 delle 1000 specie di piante – anche introvabili e provenienti da tutto il mondo – messe a dimora su dieci ettari, condotti con metodo biologico.
“Siamo vicini e ci mettiamo a completa disposizione del Presidente dei Giardini di Pomona, Paolo Belloni – incalza il Direttore di Coldiretti Brindisi, Aldo De Sario – che con tanta dedizione e sacrificio ha creato un serbatoio di bellezza a Cisternino. Non è più rinviabile l’istituzione di una cabina di regia delle forze dell’ordine, un sistema interforze che affronti in maniera strategica, ferma e dura la criminalità nelle campagne. I reati contro il patrimonio (furto, abigeato, usura, danneggiamento, pascolo abusivo, estorsione, ecc.) rappresentano la “porta di ingresso principale” della malavita organizzata e spicciola nella vita dell’imprenditore e nella regolare conduzione aziendale”.
E’ un evento che segue al grave atto intimidatorio perpetrato nei confronti di Bruno Vespa, proprietario di un vigneto e di una masseria a Lizzano (Taranto).
Tali atti, dietro i quali si potrebbe nascondere la criminalità organizzata, sono un grave affronto e al lavoro degli agricoltori e all’economia pugliese.
(Nella foto in evidenza, una zona dei Giardini di Pomona prima della loro distruzione)